J. MARTINEZ 6 - Subisce per la prima volta da quando difende la porta nerazzurra due reti in una singola partita, ma sinceramente, per zittire subito le malelingue, anche Sommer avrebbe potuto farci poco. Birindelli se lo ritrova davanti tutto solo, Keita dipinge una parabola straordinaria. Il resto è normale amministrazione.

PAVARD 5,5 - Il miglior atto di presenza è la cavalcata che lo porta a lanciare Dumfries in velocità verso Turati. Il resto è controllo della zona con qualche difficoltà soprattutto quando Keita lo punta in velocità. E proprio il senegalese firma la fantastica rete dello 0-2 sotto lo sguardo attonito del francese.. DAL 46' CARLOS AUGUSTO 6,5 - Maqncato come l'acqua fresca in una calda giornata di agosto. Non è un caso che con un esterno sinistro di ruolo la manovra nerazzurra guadagni in efficacia e pulizia. Pulizia come la parola che viene in mente commentando l'assist per il gol del 3-2 di Lautaro.

DE VRIJ 5,5 - Tagliato malamente fuori dal colpo di tacco di Dany Mota che manda in porta Birindelli per il vantaggio brianzolo, mostra una sorprendente sofferenza contro l'attaccante brasiliano che lo anticipa e fa salire la squadra. Il tutto in un contesto in cui in linea di massima non è che gli vengano chiesti gli straordinari. Per esigenze fisiche e tattiche resta in panchina all'intervallo. DAL 46' BISSECK 6,5 - Il game changer. Con il suo ingresso trasmette elettricità a tutto l'ambiente. Anticipi, recuperi e spinta a destra, compreso l'assist per il pareggio di Calhanoglu, sono il miglior esempio per svegliare i compagni.

ACERBI 6 - Vero è che da braccetto ha più licenze offensive e sicuramente la cosa non gli dispiace. Altrettanto vero però che contro il Monza interpreta il ruolo con una certa goffaggine, quasi non sapesse se è il caso di aspettare, tagliare senza palla o provare qualcosa di più creativo. Nella ripresa si accentra in una zona più comoda ma si adatta al baricentro alto della squadra.

DUMFRIES 6,5 - Prova a cavalcare l'onda di una condizione fisica che gli permette di macinare chilometri e spazzare via qualunque cosa provi a fermarlo senza godere di pause. Dietro non è sempre irreprensibile, perché la voglia di attaccare lo porta a tardare i rientri e lasciare al suo destino Pavard. Che senza rancore lo lancia in velocità verso Turati ma lo vede cercare uno scavetto invece di scaraventare una mina. Prezioso nelle sponde sul secondo palo, come in quella che manda in gol Arnautovic e inesauribile.

BARELLA 6,5 - Stavolta va a corrente alternata, perché pur reclamando con personalità il pallone e giocandolo sempre in modo propositivo si sporca le mani quan qualche eerrore tecnico di troppo. Di buono c'è un bel tentativo al volo troppo centrale e l'ispirazione per la testata di Arnautovic che sullo 0-0 chiama in causa Turati. Nella ripresa aumenta i giri del motore perché l'idea di arrendersi non gli passa neanche per l'anticamera del cervello.

CALHANOGLU 7 - A dispetto delle abitudini e approfittando del baricentro basso del Monza, lo si vede più volte agire sulla trequarti a ridosso dell'area di rigore, con la tentazione di prendere la mira e calciare che però non asseconda. Ed è un peccato perché quando lo fa riesce a metterla nell'angolino raddrizzando una serata da incubo, costringendo Turati poi al volo per tenerla ancora aperta. Il turco torna finalmente a fare la differenza.

MKHITARYAN 5,5 - Di lui sorprende il senso del posizionamento, si piazza a ridosso dell'area o più in basso per dare un appoggio sicuro ai compagni che non sanno che pesci prendere. Su questo nulla da imputargli, diverso è il discorso sul gol di Birindelli, che lui a un certo punto molla guardandolo andare facilmente a dama. Con il trascorrere dei minuti perde lucidità. DAL 69' ZIELINSKI SV. DAL 73' CORREA 6 - Non doveva essere la sua partita, l'infortunio di Zielinski lo rende protagonista. E nella fase di aggressione offensiva nerazzurra, posizionandosi da mezzala sinistra, fa la sua parte.

BASTONI 7 - Riproposto a sinistra, cerca di dare continuità alla spinta ma non è facile trovare il feeling con Acerbi e Mkhitaryan quando li osservi da un altro punto di vista. A tratti pecca di indecisione, resta il fatto che pur agendo in una posizione atipica mantiene un rendimento costante ed è continuamente predisposto alla carica, anche dopo l'ingresso di Carlos Augusto. Giocatore irrinunciabile sotto tutti i punti di vista.

L. MARTINEZ 7 - Circondato costantemente da maglie bianche deve abbassarsi molto per ricevere palloni puliti e quando ci riesce cerca lo scambio con il compagno più vicino, spesso Arnautovic. Un tocco di mano galeotto gli nega la rete del vantaggio che desiderava fortemente. Si sbatte, s'innervosisce, picchia duro e protesta, aiuta in difesa, poi aggredisce il pallone di Carlos Auguasto e ottiene il rimborso dalla Dea Bendata. Rimonta figlia del carattere, soprattutto il suo.

ARNAUTOVIC 6,5 - La prima palla buona la spreca con uno stop impreciso che sarebbe una sponda geniale se ci fosse qualcuno alle sue spalle. Poi è bravissimo a girare in porta un cross tagliato di Barella e a svegliare dal pisolino Turati. Prove generali del colpo di testa che rianima l'Inter al tramonto del primo tempo e le fa credere che non tutto è andato perso. Nella ripresa prova a dare una mano nella spinta offensiva della ripresa con risultati altalenanti. DAL 69' THURAM 6 - Un colpo di testa alto e un tiro a giro che meritava miglior sorte, sicuro non fa scena muta davanti dove Inzaghi lo lancia sperando possa risolvergli le grane. Però come faccia a colpire il palo da quella posizione resta un mistero.

ALL. INZAGHI 7 - Se esistono le partite della svolta, questa merita di essere ascritta alla categoria. O almeno si spera che sia così. Perché sotto di 2 reti contro l'ultima in classifica, senza neanche sapere come, l'Inter trova la forza di reagire e schivare un destino nefasto con la forza dei nervi e la giusta cattiveria. I cambi fanno la differenza, soprattutto Bisseck e Carlos Augusto. Una squadra solitamente incapace di ribaltare svantaggi, dimostra di poter anche stupire.


MONZA: Turati 7, Pedro Pereira 6, Izzo 6 (dall'86' Brorsson sv), D'Ambrosio 6, Birindelli 6,5 (dall'86' Vignato sv), Zeroli 6, Bianco 6, Castrovilli 6 (dal 66' Lekovic 5,5), Kyriakopoulos 6, Keita 7 (dal 76' Caprari sv), Dany Mota 6,5 (dal 66' Ganvoula 5,5). All. Nesta 6,5


ARBITRO: ZUFERLI 6 - Poco più di un minuto e nega a Lautaro una punizione dal limite nonostante un gomito evidente in faccia: falsa partenza. Qualche decisione è impopolare, però ha il merito di mantenere un metro chiaro, fischiando poco e invitando spesso i giocatori ad alzarsi nel pieno della sceneggiata. Partita non semplice da gestire ma in linea generale non sposta gli equilibri.
ASSISTENTI: Berti 6 - Cipressa 6
VAR: Gariglio 6,5

Sezione: Pagelle / Data: Sab 08 marzo 2025 alle 22:49
Autore: Fabio Costantino
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