Lunga intervista della Gazzetta dello Sport a Francesco Pio Esposito, bomber nerazzurro in prestito allo Spezia dove sta confermando tutto quello che di buono si dice sul suo conto.

Conta la classifica marcatori?
«Mi piace giocarmela. Ovviamente prima viene la squadra, la classifica vera. Due traguardi molto difficili, non impossibili».

Cosa darebbe per riportare lo Spezia in Serie A?
«Magari un tatuaggio. Ne ho due e devono essere dispari...».

Sebastiano sta per staccarsi dall’Inter, se l’Empoli lo riscatterà.
«Non so cosa farà, io sono contento di essere ancora dell’Inter. Ma ci penserò più avanti».

Quando sarà il momento, preferirà restare a Milano o fare un’esperienza altrove in A?
«Oggi gioco in B, sentirsi già pronto per l’Inter è difficile, non so com’è la Serie A. Per sentirsi pronti prima bisogna provare».

Sa che l’Inter ha già rifiutato un’offerta da oltre 20 milioni?
«Non lo sapevo, sono onorato, vuol dire che hanno grande considerazione. Per me l’Inter è tutto, sono cresciuto lì, ho visto più Interello che casa mia».

Se l’offerta dovesse salire a 50 milioni, magari le cose cambiano: lei andrebbe all’estero?
«Mai dire mai, però ho sempre preferito l’Italia. Sarò controcorrente, ma la penso così».

Gli esperti di scouting dicono che nel mondo non c’è una prima punta del 2005 con le sue caratteristiche. Esagerano?
«Se lo dicono loro... Ma non significa essere il più forte».

Non solo i gol: colpisce il modo in cui gestisce la palla sui rilanci della difesa, facendo salire la squadra. Da chi ha imparato?
«Sono sempre stato così. Anche nel settore giovanile non ero quello egoista che pensava solo a fare gol, ho sempre giocato per la squadra. Me lo insegnava già Cristian Chivu nell’U14. E poi l’anno scorso dovevamo salvarci, c’erano meno occasioni da gol, dovevo fare un lavoro sporco».

Sarà lei il futuro centravanti della Nazionale?
«Ci penserò quando sarà il momento: l’Italia è una delle più forti al mondo, io gioco in B».

Sezione: Copertina / Data: Mar 28 gennaio 2025 alle 08:58 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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