Nella lunga intervista concessa a El Mundo, Fabio Capello non ha risparmiato aspre critiche a Pep Guardiola, pur riconoscendo il fatto che il capalano appartiene a quella categoria di allenatori d'élite che hanno rivoluzionato il calcio nell'era moderna al pari di Johan Cruijff e Arrigo Sacchi: "Sai cosa non mi piace di lui? La sua arroganza - ha spiegato Don Fabio -. La Champions League vinta con il City (a Istanbul nella finale contro l'Inter, ndr) è stata l'unica in cui non ha tentato nulla di strano nelle partite decisive. Ma ogni due anni, a Manchester e a Monaco, nei giorni chiave ho sempre voluto essere il protagonista. Ha cambiato le cose e le ha inventate per poter dire: "Non vincono i giocatori, vinco io". E questa arroganza gli è costata diverse Champions League. Lo rispetto, ma è così. Inoltre, anche se non è più colpa sua, ha causato danni enormi al calcio".

E qui Capello se la prende con gli adepti che hanno declinato erroneamente le idee del maestro: "Tutti hanno passato dieci anni a cercare di copiarlo. Ciò ha rovinato il calcio italiano, che ha perso la sua natura. Ho detto: 'Basta, non avete i giocatori di Guardiola!'. Inoltre, venne imposta l'assurda idea che giocare bene fosse solo questo... Adesso nel calcio italiano è il portiere a giocare la palla! Un disastro e anche una noia che ha allontanato molte persone dal calcio, che ora devono solo guardare i momenti salienti. Perché guardi 90 minuti di passaggi e passaggi orizzontali senza combattere, senza correre... Fortunatamente, il calcio sta cambiando. La Spagna ha cambiato le cose, innanzitutto vincendo l'Europeo con due esterni e giocando velocemente". 

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Sezione: Focus / Data: Mar 11 marzo 2025 alle 15:28
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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