Nella giornata di oggi, lunedì 31 marzo, si è tenuta a Brescia, presso l'Auditorium di San Barnaba, la cerimonia di premiazione della seconda edizione del premio nazionale Fede, Speranza e Carità, il riconoscimento assegnato a diverse personalità provenienti dai diversi ambiti della società. Tra i premiati della seconda edizione c'è anche Giuseppe Marotta, presidente e CEO dell'Inter: "Vi ringrazio e ricevo questo premio con grande soddisfazione perché non è un riconoscimento classico - ha dichiarato il dirigente varesino -. Forse la mia presenza stona rispetto a quella che è la finalità del premio: nel mio piccolo voglio essere ricordato non solo per essere stato per tanti anni un manager di squadre importanti, ma anche perché credo di aver fatto qualcosa nel sociale. Ho ricevuto molto come persona nella vita e ritengo che sia doveroso alla mia età restituire in parte quello che ho ricevuto. Mi adopero continuamente attraverso la nostra società per aiutare le persone più fragili: lo sport è un veicolo concreto in questo senso, perché rappresenta un contenitore di forti emozioni che in alcuni casi funge anche come terapia. Due anni fa abbiamo creato una squadra per persone diversamente abili a livello intellettivo, una squadra che gioca in un campionato dedicato. Ora inaugureremo una nuova squadra per diversamente abili a livello motorio. Siamo sensibili anche alle persone disagiate: sono Presidente di una Società che ha 700 ragazze e ragazzi tra i 7 e i 18 anni con problematiche di varia natura che svolgono attività sportiva. Lo sport è un catalizzatore che serve ad attrarre persone che hanno meno possibilità: nello sport tutti sono uguali, lo sport è inclusione". 

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Sezione: Focus / Data: Lun 31 marzo 2025 alle 20:27 / Fonte: inter.it
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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