Nel destino di Inter-Juventus c'è il non sfuggire mai a polemiche legate agli arbitraggi. E se negli ultimi tempi comunque la tendenza, in ambito maschile, si è leggermente attenuata, ecco che la deriva investe anche la versione femminile dell'eterna sfida tra nerazzurri e bianconeri. È una furia Stefano Braghin, direttore sportivo della Juventus Women, che ai microfoni di Tuttosport recrimina anche pesantemente per il rigore concesso in pieno recupero all'Inter dall'arbitro Diop e segnato da Tessa Wullaert, che ha fatto da apripista al 3-2 di Elisa Polli: "Domenica al 90esimo il campionato era virtualmente chiuso, in tre minuti si è riaperto anche perché adesso le inseguitrici stanno molto meglio di noi dal punto di vista psicologico e perché abbiamo ancora lo scontro diretto con entrambe.

Parlando nel dettaglio dell'episodio incriminato, Braghin esplode: "Ha influito tantissimo non solo sulla partita, ma sulla storia di questo campionato: è stato un palese abbaglio dell’arbitro. In trent’anni di calcio non ho mai visto un calciatore che contemporaneamente riesce a colpire di testa e a sgambettare volontariamente un avversario. Forse solo in Kung Fu Panda… Seriamente, credo che per dare un rigore al 93esimo in una sfida scudetto servano evidenze ben diverse, posto che qui di evidente c’era ben poco. La nostra è una squadra genuina e appassionata. Si è visto nei due minuti successivi proprio a quel rigore: le ragazze hanno cercato di reagire all’ingiustizia rimediando anziché ragionando per conservare il pareggio, cosa che sarebbe stata più logica. In quel momento il cuore ha prevalso sulla ragione, questa è una cosa bellissima che non potrò mai rimproverare loro. Ben venga il VAR a chiamata e speriamo anche che la “crisi vocazionale” all’arbitraggio possa essere risolta: non è facile avere un livello alto, ma so che si sta lavorando per alzare la concorrenza e, di conseguenza, il livello delle prestazioni arbitrali in coerenza con quanto accade sui campi del calcio femminile", conclude.  

Sezione: L'avversario / Data: Mar 01 aprile 2025 alle 12:27
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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