Tra i vari relatori presenti alla Fondazione Riccardo Catella per il Merger & Acquisition Summit 2025 c'è anche Marco Samaja, CEO della banca d'affari Lazard Italia, che ha svelato alcuni retroscena legati alle operazioni che hanno visto coinvolta l'Inter negli anni scorsi nel quadro generale degli investimenti internazionali nel calcio italiano: "Possedere una squadra di calcio ti dà un'enorme visibilità, quando un fondo o un potenziale proprietario guarda a questa ipotesi valuta tre aspetti principali. Innanzitutto la possibilità di ottimizzare la gestione in funzione della sostenibilità. La seconda leva è il tema dei diritti. Quando un americano guarda al calcio italiano, visto che il calcio è lo sport più praticato al mondo, si chiede perché mai non riusciamo a ottenere dei diritti TV più alti. Questa è una leva molto importante. La terza leva è la questione stadi, che a causa della burocrazia hanno frenato le aspettative finanziarie. Rispetto ad altri Paesi i processi sono molto molto più lunghi e questo è uno svantaggio per l'Italia". 

A proposito del panorama attuale, aggiunge: "Quando Silvio Berlusconi stava vendendo il Milan e Massimo Moratti l'Inter c'erano tante opzioni, oligarchi russi, i cinesi... Oggi c'è il mondo quello arabo, che però tra PSG e Manchester City ha già le sue corazzate. Manca forse il Bahrein con Investcorp, che ha trattato anche l'Inter. Poi c'è PIF che ha comprato il Newcastle con cui non ha potuto esercitare il soft power abituale nello sport, che implica un ritorno sul territorio di ogni partnership o joint venture. La condizione che pongono sempre è che ci siano investimenti nel loro Paese. Visti i rapporti tra il nostro governo e quello saudita non escluderei che un domani PIF possa tornare a valutare squadre come l'Inter, il Milan o la Juventus, che permetterebbe di esercitare quel potere soft che loro sono interessati a esercitare".

ACQUISTA QUI I PRODOTTI UFFICIALI INTER!

Il video
Sezione: Focus / Data: Mar 01 aprile 2025 alle 15:08
Autore: Christian Liotta
vedi letture
Print