Giocare una partita ogni tre giorni non è una cosa da poco, soprattutto se si affrontano, nel caso di Inter e Milan, Manchester City e Liverpool in trasferta. Ciò nonostante le due formazioni milanesi danno vita a un derby comunque spettacolare e divertente, anche se maggiormente ad appannaggio del Milan che è parso più in palla sia fisicamente che mentalmente, fin dai primi minuti. Per l’Inter solo una buona seconda parte di primo tempo che lasciava presagire a un secondo tempo diverso, invece questo è stato quasi completamente a tinte rossonere con i nerazzurri che hanno retto finché hanno potuto per poi subire la spinta avversaria e la rete della capitolazione proprio nei minuti finali.

Il Milan parte meglio e il primo squillo verso la porta è di Morata che costringe Sommer in angolo dopo 5 minuti. Rossoneri super offensivi con un 4-2-4 in fase di possesso. Primi 10 minuti di possesso rossonero che difatti sfociano nel vantaggio della squadra di Fonseca: Pulisic va via in dribbling, semina Acerbi e Pavard e con un rasoterra infila Sommer. Il primo tiro in porta dell’Inter arriva al 15’ con Lautaro che riceve un assist di testa da Dumfries e calcia al volo, alto. L’Inter però prende sempre più campo e si scuote dopo l’avvio shock rossonero e al 28’ trova il gol che rianima tutto lo stadio: Lautaro gestisce bene palla sulla trequarti, apre fantasticamente per Dimarco appostato sull’out di sinistra, sinistro secco che non lascia scampo a Maignan. Proprio nel finale di primo tempo con una bella girata in area Thuram impegna seriamente Maignan, poi Dimarco da posizione defilata mette sull’esterno della rete. Primo tempo in crescendo dell’Inter che, accusata la sfuriata rossonera in avvio di frazione, ha chiuso in avanti.

Sembrava il preludio a una ripresa diversa, invece il secondo tempo che però si apre come il primo, con Emerson che va sul fondo e mette una bella palla sulla testa di Leao che chiama Sommer alla super parata. L’Inter si scuote solo dopo 10 minuti, sempre sull’asse sinistro con Dimarco, ma la difesa rossonera fa buona guardia. Al 63’ Inzaghi cambia il centrocampo: fuori Calhanoglu e Mkhitaryan (ammoniti), dentro Frattesi e Asllani. Entra anche Darmian per Dumfries a destra. Ma è ancora il Milan a chiamare Sommer alla parata con Reijnders che da buona posizione trova l’allungo del portiere. Dal seguente corner l’arbitro Mariani per poco non combina un pasticcio: Lautaro rinvia di spalla piena, il direttore di gara indica il dischetto tra le proteste. Il Var lo chiama all’on field review e per fortuna gli bastano pochi secondi per rilevare che non c’è alcuna irregolarità e annullare il penalty. Ma non c’è la reazione del primo tempo ed è il Milan in questa frazione a mantenere il pallino del gioco. L’Inter vive solo di fiammate, come al 72’ quando Lautaro come nel primo tempo tenta il tiro al volo trovando l’opposizione di Maignan.

Inzaghi concede riposo anche a Barella mandando nella mischia Zielisnki. Ma il Milan torna in avanti al 75’ in contropiede con Abraham che se ne va centralmente, serve Leao sulla sinistra ma è ancora strepitoso Sommer a respingere. E’ il miglior momento del Milan che ancora con Abraham se ne va sulla destra e tenta un diagonale che esce di poco. Gli ultimi minuti sono un assolo rossonero che trova proprio nel finale la rete della vittoria con Gabbia che da calcio di punizione svetta più in alto di tutto e mette dove Sommer stavolta non può arrivare. Al 96’ Okafor davanti alla porta si divora anche un 3-1 che sembrava ormai fatto. La squadra di Inzaghi ha di fatto sofferto per tutto il secondo tempo, e proprio quando sembrava che le due squadre potessero accontentarsi di un 1-1 che all’Inter andava più che bene per come si era messa la partita, è arrivata la doccia gelata.

Sfuma il potenziale record delle 7 vittorie consecutive nei derby, ma soprattutto per l’Inter un dopo sosta nazionali letale con il pareggio di Monza e la sconfitta nel derby.

Sezione: Focus / Data: Dom 22 settembre 2024 alle 22:43
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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