Siamo a metà aprile, l'Inter è ancora in corsa per il Triplete, ma intanto il Corriere dello Sport si porta avanti e celebra la stagione dei nerazzurri con complimenti che vanno al di là del risultato finale.

"L’Inter potrebbe chiudere la stagione vincendo tutto, conquistando un altro Triplete. Nulla è scontato, però, e tra Champions, campionato e Coppa Italia non è da escludere che lasci qualcosa per strada. Esiste pure l'eventualità che rimanga senza nulla in mano. Tuttavia, la certezza è che questa squadra verrà ricordata: dai suoi tifosi e non solo. E il merito è di chi l’ha costruita, a cominciare dai dirigenti, Marotta, Ausilio e Baccin, ma in particolare il plauso va Inzaghi, che l'ha pure plasmata. Perché ciò che l’Inter è diventata è frutto del lavoro del suo allenatore", si legge.

Un'avventura iniziata 4 anni fa in mezzo alla burrasca per gli addii di Lukaku e Hakimi e per il malore di Eriksen. Inzaghi, che fin lì aveva allenato solo la Lazio tra i grandi, ha accettato la sfida, tra cura dimagrante a livello di investimenti e consapevolezza di dover comunque portare a casa dei risultati non banali. Il resto è storia.

"L’Inter di oggi è una squadra che si distingue: è unica, perché nessun’altra gioca allo stesso modo, e non è imitabile - sottolinea il CdS -. Il gruppo nerazzurro non ha probabilmente la stessa quantità di talento di altre realtà, come lo stesso Barça. Solo che compensa il gap attraverso il suo modo di stare in campo, per come sono state organizzate la fase difensiva e quella offensiva: un sistema di ingranaggi e meccanismi, affinati nel tempo, che si distingue e nota in ogni partita. Così le individualità si esaltano, ma è tutt’altro che scontato che accadrebbe lo stesso in un altro sistema". Isnomma, l'Inter è diventata un modello. Forse inimitabile.

Sezione: Focus / Data: Ven 18 aprile 2025 alle 11:16 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni
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