Dopo Inzaghi, ieri è stata la volta di Javier Zanetti. Il vicepresidente interista è stato ascoltato per due ore come persona informata sui fatti dalla Dda sulle eventuali pressioni ricevute dagli ormai ex capi ultras della Nord e ha chiarito la sua posizione.

Come speiga la Gazzetta dello Sport, Zanetti ha chiarito che Marco Ferdico, ora in carcere con aggravante mafiosa, gli aveva effettivamente "accennato la questione" biglietti per la finale di Istanbul contro il City. "Io ne parlai con la base della dirigenza, non con Marotta, ha messo a verbale l’ex capitano, chiarendo che la "situazione" dei tagliandi era già nota alla società e che lui non aveva "compiti esecutivi nel board". L'argentino ha anche specificato di non aver mai subito pressioni o minacce, descrivendo come "normale" e "tranquillo" il clima attorno ai suoi contatti con i capi curva.

Infine - come sottolinea la rosea - Zanetti ha anche negato la presunta soffiata alla curva su un'indagine a loro carico e ha escluso ogni contatto pratico con Bellocco, rampollo di ‘ndrangheta e ultras ucciso il 4 settembre. "L’ho visto una volta, me lo hanno presentato altri della curva, in una situazione conviviale", ha chiarito.

Sezione: Focus / Data: Ven 11 ottobre 2024 alle 08:14 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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