Inzaghi in conferenza: "Scudetto in casa del Milan? Non facciamo tabelle né calcoli, restiamo concentrati"

Si ferma a dieci la striscia di vittorie consecutive in campionato dell'Inter, fermata a San Siro dal Napoli sull'1-1. Un pareggio che lascia l'amaro in bocca dopo l'uscita in scena dalla Champions League a Simone Inzaghi, che si accomoda nella sala conferenze per analizzare la partita attraverso le domande dei giornalisti presenti. Le sue parole: 

Il bilancio arrivati alla sosta.
"Chiaramente, facendo un'analisi da inizio anno, abbiamo fatto un grandissimo percorso. Abbiamo 14 punti di vantaggio a nove partite dalla fine, con uno scontro diretto in mezzo, dovremo lavorare nel migliore dei modi. C'è delusione per stasera, volevamo la vittoria per i nostri tifosi che ci hanno regalato quell'accoglienza. Abbiamo fatto bene 70', poi negli ultimi 20 è subentrata la stanchezza e abbiamo perso le distanze. Ma non abbiamo concesso niente, se non sull'angolo del gol, una disattenzione sulla marcatura".

C'è un'analogia con la partita col Genoa?
"I ragazzi sono stati grandissimi, arrivavamo da 120' di Champions e non sembrava. Avevamo di fronte i campioni d'Italia che volevano vincere e non abbiamo concesso nulla. Abbiamo fatto una partita di grande attenzione, c'è delusione per i nostri tifosi, però questo è il calcio. Come successo mercoledì, impareremo anche da questa quando rientreranno i nazionali". 

Perché Pavard fuori all'intervallo? Come vedi Thuram dopo l'infortunio?
"Sono e siamo molto contenti di entrambi. Pavard stava facendo benissimo, ma era ammonito e veniva dai 120' di mercoledì e avevo paura di un altro giallo perché giocava dalla parte del georgiano (Kvaratskhelia, ndr). Non sarebbe mai uscito altrimenti perché stava facendo molto bene. Thuram ha fatto una grande partita, ha attaccato la profondità, ha tenuto palla, ha sfiorato il gol in almeno un paio di circostanze. Siamo soddisfatti, devono continuare così". 

Si resta nell'ottica dello scudetto in casa del Milan, state facendo dei calcoli?
"Non facciamo calcoli, teniamo alta l'attenzione cercando di lavorare sugli errori che commettiamo. Non facciamo tabelle, rimaniamo molto, molto concentrati perché ogni partita nasconde delle insidie". 

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