Dopo aver assistito al pari amaro in campionato con il Parma direttamente dallo sky box dello stadio 'Ennio Tardini', Simone Inzaghi domani è atteso di nuovo al centro della scena sul palcoscenico più prestigioso di tutti. Prima di macinare chilometri lungo la linea laterale vicino alla panchina degli ospiti dell'Allianz Arena, il tecnico dei campioni d'Italia oggi è protagonista nella conferenza stampa della vigilia di Bayern Monaco-Inter, gara valida per i quarti di finale di d'andata della Champions League. Ecco le parole riportate dall'inviato di FcInternews.it:  

Che Inter arriva qui dopo Parma? Basta la motivazione della Champions domani sera?
"Sappiamo quale è stato il nostro percorso, sappiamo dell'ultima partita per la quale non siamo stati felici del risultato. Nel secondo tempo purtroppo siamo stati rimontati, domani c'è una grande sfida contro una squadra fortissima che assieme al Real è la favorita per la vittoria finale. I ragazzi sanno quello che abbiamo speso e consumato per essere qua, cercheremo di fare il massimo. Entrambe hanno tante assenze, dovremo essere squadra sempre perché questo è uno stadio molto difficile". 

C'è la paura di non farcela?
"Bisogna sempre tenere i ragazzi concentrati, non è facile perché sono uomini come me che ascoltano e sentono tutto. Nelle ultime nove di campionato abbiamo vinto sei volte pareggiandone tre e si è detto tutto su di noi, io avrei potuto comunicare a Farris di dire che i primi quattro cambi di Parma erano forzati e non l'ho detto apposta per vedere cosa si sarebbe scritto. E puntualmente è andato in scena un film già visto. Non erano programmati o inventati da me o dal vice allenatore. Non ho voluto specificarlo nemmeno alla società perché volevo sentire cosa si sarebbe detto nei giorni seguenti. Fortunatamente i ragazzi sono intelligenti e sanno cosa devono ascoltare. Per domani, Bastoni più sì che no, mentre Dimarco è più no che sì. Calhanoglu ha preso una botta e ha giocato con una fasciatura stamattina, ha dolore ma penso ce la possa fare. Quanto a Lautaro, eravamo d'accordo con i dottori che sabato doveva giocare non più di 45'. Ho potuto fare solo un cambio voluto sabato, all'81esimo Arnautovic per Asllani. Se nessuno l'ha chiarito, l'ho chiarito io adesso. A Parma volevamo vincere e lo sappiamo. E' un punto che ci fa male. c'è grande delusione. Abbiamo analizzato la partita, ora dobbiamo affrontare la gara di domani sera".

C'è Bologna-Napoli stasera.
"Sarà una bella gara, con due squadre che giocano un ottimo calcio. Ma non abbiamo il tempo per concentrarci su cose dove non possiamo incidere. Il nostro pensiero è il Bayern Monaco, poi testa al campionato e ancora alla Champions. E' il nostro destino, concentriamoci sulle nostre forze". 

Lei si aspetta un Bayern ancora più intenso?
"Il Bayern l'ho sempre trovato intenso, anche con la Lazio nel 2020. E' una squadra molto intensa, che ha ottimi giocatori. Hanno assenze importanti come noi. Serviranno corsa, attenzione, la squadra dovrà essere partecipe. Ci saranno momenti in cui dovremo soffrire e altri in cui li metteremo in difficoltà".

Due stagioni fa definisti Bayern 'ingiocabile', ora?
"Senz'altro siamo cresciuto noi, il gap del budget è chiaro tra noi, Real e Bayern Monaco. Ma non guardiamo quello ma al campo e nelle prime 8 di regular season abbiamo fatto meglio. Hanno giocatori di esperienza, fanno bene la riaggressione, hanno un bravo allenatore che sta facendo ottime cose". 

Come giudica la carriera di Muller? Potrebbe giocare nell'Inter?
"E' un campione, il giocatore in attività che ha vinto più titoli. Lo stimo molto, è un campione, domani lo sfiderò per la quinta volta e mi ha sempre creato problemi". 

Cosa significa per il Bayern non avere Musiala?
"Bisognerebbe chiederlo a Kompany, è tra i migliori talenti al mondo. Ma il Bayern ha Gnabry e Muller, questo la dice lunga sulla loro forza". 

Un bilancio all'Inter.
"Da quattro anni a questa parte non abbiamo mai pensato a nulla, abbiamo vinto sei titoli che potevano essere otto con scudetto e Champions. Sono orgoglioso di quanto fatto e stiamo facendo quest'anno, ci stiamo superando. E' per quello che dico che i ragazzi devono essere ancora più applauditi. Si parla solo di assenze del Bayern, ma noi abbiamo cinque giocatori che sono rimasti a Milano. Noi lavoriamo, andiamo avanti sapendo che domani ci sarà un grandissimo scoglio davanti a noi. Lo affronteremo con grande fiducia". 

Il divario tra calcio italiano e gli altri campionati.
"E' difficilissimo competere. non è stato facile restare competitivi come abbiamo fatto noi. C'è stato un ridimensionamento del budget ma l'Inter è sempre rimasta ai vertici grazie ai giocatori e a una dirigenza forte, a partire dal presidente Marotta, passando per Ausilio, Baccin e Zanetti. Senza dimenticare Zhang prima e ora Oaktree. E' come se fosse un altro trofeo, un motivo di grandissimo orgoglio per la società". 

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 07 aprile 2025 alle 19:43 / Fonte: dall'inviato all'Allianz Arena
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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