Come funzionerà quest’anno il meccanismo di calcolo dei premi della UEFA da distribuire alle squadre che partecipano alle tre competizioni continentali per club, e in particolare alla Champions League? A partire da questa stagione, la prima dell’era del nuovo format a campionato unico con 36 squadre, hanno subito una grossa modifica, che ha comportato un grosso aumento degli introiti per tutti i club di Champions League, Europa League e Conference League.

Il montepremi complessivo delle tre competizioni è il seguente: 2.467.000.000 per la Champions League, ovvero il 74,38% dell’intera posta in palio; 565.000.000 per l’Europa League e 285.000.000 la Conference League. Entrando nel dettaglio della competizione principale, la suddivisione per le 36 squadre segue un criterio basato su tre parametri:

- Le Equal Shares. Sono il cosiddetto bonus di entrata, uguale per tutte e 36 le squadre che arrivano alla fase del maxi girone. Una fetta di 670.000.000 milioni di euro da dividere per 36, per una cifra destinata ad ogni singola squadra pari a 18.620.000 €. Di questi, 17.787.000 € vengono pagati il 20 settembre 2024. I rimanenti 750.000 euro la UEFA li trattiene e li versa ai club solo ad Ottobre 2025. E anche se un club incassa i soldi nella stagione 2025-2026, per principio di competenza economica vengono contati nell’arco di questa stagione.

- I bonus per le prestazioni. Questo è già dal nome il criterio che fa la differenza maggiore, grazie al quale l’Inter si sta portando a casa quasi il doppio dei soldi degli altri club italiani. La logica del risultato è molto semplice: la UEFA assegna 700.000 € ad ogni punto conquistato da ciascuna squadra. In caso di pareggio, la quota non assegnata di soldi (un pareggio assegna solo 1.400.000 € contro 2.100.000 € di una vittoria), la quota non assegnata viene redistribuita tra i club in base al piazzamento. Quest'anno ci sono stati 16 pareggi nelle 8 giornate del maxi girone; questo vuol dire che sono rimasti non assegnati 11.200.000 €. Per il resto, questa è la quota toccata a ciascuno dei club italiani:

- Inter 554.955 €
- Atalanta 470.871 €
- Milan 403.604 €
- Juventus 285.886 €
- Bologna - 151.531 €

L'Inter, avendo fatto nel girone 19 punti, ha portato a casa 13.300.000 € + la quota pareggi. Si è inoltre portata a casa il premio piazzamento per essere finita quarta in classifica, pari a 11.075.000 €. Ogni posizione vale 275.000 €. Tanto per avere dei parametri di riferimento: il Liverpool primosi è preso 11.900.000 €, mentre lo Young Boys ultimo 275.000 €.

Passando alle fasi successive i premi crescono:

 -2.000.000 a chi chiude nelle prime 8
 -1.000.000 a chi chiude da 9 a 16
 -11.000.000 per chi arriva agli ottavi di finale
 -12.500.000 per chi raggiunge i quarti
-15.000.000 per i 4 club semifinalisti
 -18.500.000 per le finaliste di Monaco di Baviera

Con un fee di 4.290.000 € per le squadre che sono uscite di scena ai playoff.

Una volta arrivati alle finali, il vincitore porta a casa ulteriori 6.500.000 €, mentre il perdente si ferma qui. Facendo le somme, l’Inter ha sin qui collezionato 38.500.000 € per il passaggio dei vari turni. I pagamenti hanno date predefinite, nel dettaglio:

- Il 22 novembre 2024 i premi delle prime 4 giornate del girone;
- Il 21 febbraio 2025 i premi delle seconde 4 giornate del girone + il bonus piazzamento;
- Il 21 marzo 2025 i bonus per gli ottavi.
- Il 16 maggio 2025 i bonus per quarti e semifinali accorpati.

I soldi per la finale e per l'eventuale vittoria vengono invece versati il 13 giugno 2025. Quindi le squadre che arrivano in fondo hanno una grossa movimentazione di cash flow nei due mesi che precedono la chiusura del bilancio, liquidi importanti per il patrimonio netto.

- Il Pillar Value. È il terzo e se vogliamo il più complicato dei parametri. Va suddiviso in due categorie: la parte europea, che pesa per il 75% del totale, e quella non europea che vale il 25%. La distribuzione avviene attraverso un meccanismo che si chiama ‘Sistema a Celle (lo stesso usato per i pareggi). In sostanza il valore complessivo (853.000.000) viene diviso prima in 75-25, procurando quindi:

-639.360.000 € di parte europea
-213.120.000 € di parte non europea

Questo sistema prevede che ogni valore venga diviso in 666 celle e che queste poi vengano assegnate ai 36 club partecipanti sulla base di un ranking. II Pillar Value è l'indicatore dei ricavi commerciali generati dalla vendita di diritti tv dell'UEFA ed è calcolato su una media di tre fattori:

- Ranking dello stato nell'acquisto dei diritti TV UEFA
- Ranking UEFA quinquennale
- Ranking UEFA decennale

La parte europea si calcola sulla media dell'1 e del 2, mentre la parte non europea si calcola sul terzo fattore. Difficile avere un calcolo concreto nel dettaglio visto che non è possibile sapere quale sia la spesa di ogni singolo paese nei diritti TV. Ma si può fare una sorta di stima utilizzando solo i primi 5 stati per spesa: se l'Inghilterra investe 500.000.000 nei diritti tv UEFA, la Spagna 300.000.000 e l'Italia 200.000.000, nel ranking dei broadcasters l'Inghilterra sarà prima, la Spagna seconda e l'Italia terza, il che quindi genererà una classifica che metterà tutti i club inglesi ai primi 4 posti, sulla base dei risultati di Champions League nei 5 anni precedenti. 3 punti per ogni anno di UCL, 2 punti per ogni anno di UEL, 1 punto per ogni anno di UECL. Questo è il primo indicatore, ma è comunque un grosso handicap per quanto riguarda Paesi come l'Italia dove si investono meno soldi rispetto ad altri Stati. Infatti paesi come la Francia salgono al secondo posto, in quanto Al-Khelaifi pompa attraverso BeIN Sport i propri soldi della Champions League; prova ne sia anche il fatto che la Francia sia dietro l’Inghilterra nel ranking UEFA del valore commerciale (VEDI TABELLA 1 IN FONDO).

Questo meccanismo però è solo una parte della classifica, perché, volendo la UEFA evitare alterazioni dei valori sulla base di eccesso di investimenti, obbliga a mediare con un'altra classifica che è quella del ranking quinquennale (VEDI TABELLA 2). Per calcolare pertanto la posizione nella classifica della parte europea, si deve fare la media tra la classifica del media value e quella del ranking quinquennale: nello specifico caso dell’Inter, i nerazzurri sono 18esimi nel valore di mercato dei diritti TV e sesti nel valore del ranking quinquennale. La media di questi due valori fa 12, posizionando pertanto l'Inter al decimo posto del ranking totale, assegnandole 27 celle della parte europea, per un valore di 25.920.000 €.

La parte non europea invece è molto semplice: si calcola sulla base del ranking decennale dei club. Ogni cella vale 320.000 euro e viene distribuita semplicemente attraverso il ranking decennale che potete vedere qui in foto. Come vedete l'Inter è 14esima (VEDI TABELLA 3), quindi, considerando che ogni cella del ranking europeo vale il triplo di quella del ranking non europeo, le toccano 23 celle da 320.000 €, per un totale di 7.360.000 €.

Nella tabella 4, è visibile il dato completo dei ricavi da Champions League dell’Inter. In conclusione, si può affermare tranquillamente è che l’Inter partirà nella prossima stagione da una base più alta, visto che guadagnerà 5 posizioni nel ranking decennale e di una in più in quello quinquennale. La salita dell'Inter, qualora dovesse continuare a marciare in questo modo in Champions negli anni a venire, la porterà stabilmente nella top 10.

Enea Trapani

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Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 19 aprile 2025 alle 21:53
Autore: Redazione FcInterNews.it
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