Il portale Calcio e Finanza apre i suoi microfoni a Mirwan Suwarso, l'ambizioso numero uno del Como che ha fatto parlare di sé durante il mercato di gennaio per i corposi investimenti e più in generale per le velleità importanti che il manager indonesiano nutre per il club lariano. Suwarso, oltretutto, non è il primo rappresentante del suo Paese a ricoprire un ruolo importante all'interno di un club italiano, vista l'esperienza precedente di Erick Thohir come presidente dell'Inter. Ma ha chiesto consigli al tycoon prima di lanciarsi in questo investimento? "Ho parlato con il suo staff per gli aspetti pratici, ricevendo consigli su quali avvocati utilizzare e cose del genere, ma per quanto riguarda le decisioni aziendali del club, no",

Quali sono i vostri piani di sviluppo per il Como?
"Per noi è davvero importante trovare un modo per trasformare il calcio in un vero e proprio business. Il calcio è il catalizzatore, la porta d’ingresso, ma alla fine dobbiamo creare un ecosistema che possa sostenere l’attività calcistica. Quindi, dobbiamo rendere tutto sostenibile. Un club di calcio in una città di 85.000 abitanti ha enormi difficoltà a diventare sostenibile solo con il calcio, ma siamo molto fortunati a trovarci in un luogo in cui la città stessa è un brand: il Lago di Como è un marchio globale. Sarebbe sciocco da parte nostra non sfruttare questa opportunità, inserendo il calcio come parte dell’ecosistema, non al centro di esso, ma come un elemento integrante. Possiamo usare il calcio per aumentare la nostra visibilità e, allo stesso tempo, capitalizzare il brand del Lago di Como, creando attività che partano dal club ma si espandano al marchio Como nel suo complesso".

La situazione di Nico Paz qual è?
"Non abbiamo intenzione di vendere nessuno dei nostri giocatori, almeno nel prossimo futuro. Forse tra 3/4 anni, perché sarebbe ingenuo non dire che i ricavi dalle cessioni dei giocatori fanno parte del business. E non siamo a corto di soldi, siamo ben supportati. Nei giorni scorsi ad esempio abbiamo fatto un’offerta per uno dei giocatori più importanti di questa lega, ma il club non voleva venderlo, e abbiamo fatto un’offerta per un calciatore anch’egli importanti che il club aveva accettato di venderci, ma il giocatore non voleva venire (secondo indiscrezioni si tratta del terzino del Milan Theo Hernandez, ndr). Non abbiamo paura di fare offerte per i giocatori più importanti, ma dobbiamo assicurarci che si adatti al budget. Siamo in un momento in cui, se lasciassimo che il nostro ego guidasse le nostre decisioni, probabilmente faremo un’offerta per ogni giocatore del mondo, ma non lavoriamo così. Siamo governati dalla nostra forza e ciò significa che i nostri proprietari non ci supporteranno nel darci soldi mentre non stiamo generando entrate costantemente. Dobbiamo iniziare a guadagnare da soli costruendo il business".

ACQUISTA QUI I PRODOTTI UFFICIALI INTER!

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 08 febbraio 2025 alle 15:25
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
vedi letture
Print