Comincia con un amarcord l'intervista esclusiva rilasciata da Christian Vieri al giornalista Gian Luca Rossi, durante l'inaugurazione di un Inter Club di Cormano intitolato proprio a Bobo: "Se è vero che ho giocato al 100% solo un terzo delle partite con l'Inter? Prima le legnate le prendevamo, ora non si può più toccare nessuno col VAR: era difficile giocare ogni tre giorni con i difensori che c'erano prima - le sue parole -. Tutti eravamo a pezzi negli anni nostri, c'erano scontri ogni due minuti; era giusto combattere. Ora sono cambiate le regole, in area non puoi più toccare nessuno perché ti vedono: non ci sono più entrate da dietro o gomitate, prima era più difficile a livello fisico. Chi menava di più? Sono una quarantina, ogni partita erano botte e cazzotti. Ayala, quando era al Valencia e al Milan, era uno che menava. Il ricordo più bello in nerazzurro? Tutti i sei anni all'Inter sono il ricordo più bello perché comunque sono stato bene".

L'ex attaccante spiega perché, dal suo punto di vista, sia più difficile rivincere uno scudetto che rivincerlo: "E' solo una questione mentale. L'Inter è la più forte del campionato, ha una rosa lunghissima, due giocatori per ogni ruolo. Poi è difficile vincere, dopo Europeo e Copa America i giocatori sono stanchi perché riposano poco. Ma l'Inter sta bene, a Manchester ha fatto una grande partita. Se a livello mentale sta bene, è difficile batterla. Un nuovo Vieri? Ci sono tanti centravanti mancini, ognuno è fatto a modo suo. Quanti gol segnerei oggi? Mi tengo quelli che ho fatto". 

QUI IL VIDEO INTEGRALE 

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 20 ottobre 2024 alle 12:32
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
vedi letture
Print