L'Empoli non sfigura in casa dei campioni d'Italia dell'Inter, ma alla fine deve arrendersi alle giocate individuali di Lautaro, Dumfries e Thuram. Tre a uno alla fine, un risultato che Roberto D'Aversa commenta così in conferenza stampa: "Non posso rimproverare nulla ai ragazzi, la gara è stata sbloccata da una grandissima giocata di Lautaro. L'Inter ha creato poco fino all'1-0, sono stati bravi a farci essere meno aggressivi. Detto questo, abbiamo concesso poco. Chiaro che dopo il gol subito, con l'ingresso di Esposito, c'è il rammarico della gestione della punizione prima del 3-1. Non era facile venire qui e giocare contro grandissimi campioni, avrei dovuto far uscire Lautaro al 60' (ride, ndr). Ora recuperiamo e pensiamo al Bologna. Ho visto tanti aspetti positivi". 

Che margini di crescita ha Esposito?
"Oggi sta facendo cose mai fatte in carriera, sia lui che Saba hanno avuto una gestione diversa perché non si sono allenati con la squadra. Esposito sta giocando spesso, oggi non posso permettermi di perderlo per infortunio, soprattutto perché davanti siamo pochi. Deve migliorare in alcuni aspetti che lui sa, non deve accontentarsi. Se è all'Empoli e non all'Inter dipende da lui".

Un punto in sei partite, quale è l'aspetto positivo di questo momento?
"Mi viene da rispondere che abbiamo venti punti, un numero che nessuno poteva immaginare a inizio stagione. Dobbiamo migliorare qualche aspetto, in tante partite abbiamo qualcosa da recriminare sul risultato. Gli episodi non ci hanno premiato, lavoriamo per farli girare a favore".

Rispetto alla gara col Milan di novembre, dove siete cresciuti?
"Guardando le gare successive del Milan, penso che l'abbiamo incontrato nel momento peggiore... Eravamo scesi in campi intimoriti, al contrario di quanto successo con Napoli e Atalanta. Oggi ci abbiamo provato, il fatto di abbassarci non è stata una scelta ma bravura dell'avversario. Avevamo riaperto anche la partita, e non era facile contro l'Inter". 

Sezione: L'avversario / Data: Dom 19 gennaio 2025 alle 23:30 / Fonte: dall'inviato
Autore: Mattia Zangari
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