Paolo Condò analizza sul Corriere della Sera quanto avvenuto nella giornata di campionato tuttora in corso. Secondo Condò, "la bellezza del primo gol dell’Inter, e in generale il suo intero primo tempo, illustra il margine che i campioni mantengono sulla concorrenza. Il ritorno a pieno regime di Mkhitaryan e Dimarco, la fluidità di gioco di Calhanoglu, il killer instinct ritrovato di Arnautovic e Frattesi: Inzaghi ha portato l’Inter al massimo tecnico ed estetico per la fase decisiva della stagione, e questo è un merito enorme. Che ha un prezzo, connesso all’ambizione di vincere tutto. Appena si sente al sicuro la squadra entra in modalità gestionale, non vuole sprecare energie perché teme di non ritrovarsele la sera del derby o magari quella del Bayern. A volte la differenza di qualità le consente il controllo anche così. A volte no, e l’Udinese è una squadra capace di entrare da porte socchiuse e finestre accostate".

"L’Inter - si legge ancora - alla fine ha rischiato, Inzaghi si è autoinflitto un’espulsione insensata, Sommer ha strappato ai compagni la palma del migliore. Meno di un’ora dopo la sua ultima prodezza, il Napoli è andato in campo con molta pressione addosso e una fortuna: non c’è squadra che parta più svagata del Milan, e infatti nel giro di 20’ due catastrofiche letture difensive hanno permesso a Conte di avanzare 2-0".

Sezione: News / Data: Lun 31 marzo 2025 alle 19:44
Autore: FcInterNews Redazione
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