Nella sua analisi dopo Italia-IsraelePaolo Condò incensa su La Repubblica le grandi capacità di Mateo Retegui, ma anche dei tanti interisti a disposizione di Spalletti.

"Un emigrante di ritorno scovato da Mancini per pura disperazione e imposto da Spalletti con la collaborazione di Gilardino e Gasperini, i tecnici che ne hanno affinato le qualità tra Genoa e Atalanta - scrive Condò a proposito del centravanti azzurro -. Lo schema ormai classico di piazzare un uomo di raccordo fra il centrocampo e il centravanti — Pellegrini contro il Belgio, Raspadori ieri, Maldini si è candidato a farlo in futuro — permette agli azzurri di dominare il palleggio, spedendo in area con la catapulta i Frattesi e i Tonali. Quando una squadra funziona — e va sottolineata la velocità con la quale Spalletti l’ha rimessa in sesto dopo l’Europeo — le sue individualità guadagnano un valore che pochi mesi fa era disperso. Dimarco vola molto alto nella gerarchia dei migliori esterni mancini della scena internazionale, Bastoni e Calafiori sono difensori che sanno stare con profitto in ogni zona del campo, Tonali è una mezzala di dimensione assoluta, Frattesi l’attaccante aggiunto che salda i conti sospesi".

Sezione: News / Data: Mar 15 ottobre 2024 alle 15:48
Autore: Redazione FcInterNews.it
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