Gli Under 35 vogliono un calcio tutto nuovo, che sia più spettacolare e competitivo ma anche più sensibile su temi come quello della sostenibilità ambientale. Questo è quanto emerge dalla seconda edizione della Deloitte Football Fan Experience, report che monitora il sentiment, le aspettative e i comportamenti dei tifosi di calcio in Italia attraverso 2.120 interviste realizzate su temi legati alle regole e ai tempi di gioco, alla fruibilità delle partite, all’intrattenimento e ai valori fondamentali come la sostenibilità. Secondo l’indagine di Deloitte i tifosi più giovani, il 75% degli under 35, accoglierebbero con entusiasmo un cambiamento nel format di gioco e quindi modifiche per migliorare la trasparenza e la competitività nel rispetto della struttura tradizionale del campionato. In particolare i fan sono affascinati da un’evoluzione delle partite, con riferimento particolare agli interventi arbitrali e al tempo effettivo, e nel percepito generale è centrale anche la revisione dei formati. Il 78% dei fan vorrebbe una maggiore trasparenza nelle decisioni arbitrali e una revisione dell’uso del VAR, tema particolarmente sentito tra i giovani tifosi. Questo riflette il desiderio di rendere più chiare le decisioni durante le partite. Il 68% dei tifosi richiede la revisione del tempo di gioco, con proposte come la riduzione della durata dei match o l‘introduzione del tempo effettivo, volte a migliorare competitività ed equità.

Inoltre la revisione dei formati è centrale nel percepito dei tifosi, con il 54% dei tifosi interessato a una ristrutturazione del campionato, con la riduzione delle squadre o l’introduzione di playoff e playout. Solo il 39% dei tifosi più accaniti vanta un elevato livello di soddisfazione dell’esperienza allo stadio, percentuale che scende fino al 10% tra i tifosi meno appassionati. In caso di rinnovo dello stadio o di costruzione di una nuova struttura, il 54% dei tifosi richiede di investire in aree di ristoro moderne, il 45% in aree verdi e il 40% per musei e negozi dedicati al club. I tifosi sarebbero disposti a spendere di più per cibo, bevande e abbonamenti se le strutture fossero più moderne e offrissero maggiori servizi. Per quanto riguarda l’azionariato popolare, il 63% dei tifosi sfegatati e il 42% dei tifosi appassionati sono disposti a investire nel proprio club, con una spesa media annua di 119 euro.  In merito ai canali di fruizione, invece, la TV rimane il canale preferito dai tifosi per seguire le partite di
calcio sia sui canali a pagamento (44%) sia su emittenti regionali con telecronache specializzate (26%). Circa il 70% dei più giovani tra i 15 e i 34 anni preferisce una comunicazione attraverso i nuovi media con esperienze più dinamiche e interattive.

Il 74% dei tifosi italiani ritiene che le istituzioni calcistiche internazionali nazionali, insieme agli organi governativi, debbano guidare azioni concrete per un calcio più sostenibile, esprimendo una forte aspettativa di cambiamento reale e coordinato a livello internazionale; addirittura, il 66% dei tifosi sarebbe disposto a smettere di seguire la propria squadra se questa non mantenesse le promesse in ambito sostenibile. Questa tendenza è particolarmente evidente tra i tifosi più giovani con il 75% dei fan tra i 15 e i 24 anni e il 70% di quelli tra i 25 e i 34 anni, che dichiarano di essere pronti a rinunciare al proprio sostegno se il club non fosse in grado di mantenere le proprie promesse di sostenibilità.

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Sezione: News / Data: Mer 20 novembre 2024 alle 16:59 / Fonte: Calcioefinanza.it
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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