Jean-Louis Dupont, l'avvocato divenuto famoso per la sentenza Bosman, ha commentato quello che è stato il pronunciamento della Corte di Giustizia Europea sulla incompatibilità di alcune norme del Regolamento sullo Status e il trasferimento dei giocatori. Lanciando bordate alla federazione internazionale: "La FIFA ha naturalmente cercato di minimizzare l’importanza di questa sentenza, sostenendo che sarebbe sufficiente modificare due paragrafi del proprio regolamento e che spetterebbe alla Corte d’Appello di Mons decidere se i suoi regolamenti siano illegali o meno – si legge nel comunicato dello studio legale –. Tutto ciò è completamente falso. La CGUE ha condannato, in termini molto chiari e severi, le disposizioni al cuore del sistema di trasferimenti istituito e gestito dalla FIFA. Privato del suo cuore, il sistema è morto. La CGUE ha emesso una sentenza definitiva (cioè con valore di cosa giudicata assoluta ed erga omnes) sui principi fondamentali. In pratica, la Corte d’Appello di Mons dovrà quindi solo applicare queste dichiarazioni di illegalità al caso concreto del sig. Diarra e, in particolare, valutare i danni che la FIFA e la Federazione Calcio Belga dovranno risarcire".

Ma cosa bisognerà aspettarsi adesso? "La sentenza della CGUE è scritta in termini che aprono la strada a una governance moderna e veramente democratica: la conclusione di accordi collettivi tra FIFPRO/FIFPRO Europe e le organizzazioni rappresentative dei club – si legge –. Le European Leagues hanno accolto con favore la sentenza sul caso Diarra e hanno chiesto una riorganizzazione della regolamentazione, in particolare attraverso la negoziazione di accordi collettivi. Non c’è quindi motivo di temere un vuoto normativo: non c’è dubbio che giocatori e club siano in grado di elaborare meccanismi che tutelino molto meglio i rispettivi interessi legittimi rispetto al vecchio sistema FIFA". .

Sezione: News / Data: Dom 06 ottobre 2024 alle 20:22 / Fonte: Calcioefinanza.it
Autore: Christian Liotta
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