Non essendo superate le dichiarazioni di pubblico interesse del 2019 e 2021 del Comune di Milano sul progetto di nuovo stadio di San Siro sono venute a mancare anche le ragioni per le quali il Collegio dei garanti di Palazzo Marino ha bocciato la richiesta di consultazione popolare sull’area e quindi il referendum si può convocare. Questa è la tesi sostenuta dai co-portavoce del Comitato per il Referendum che, con il loro legale avvocato Veronica Dini, hanno trasmesso una lettera in Comune in cui si richiede la trasmissione di tutti gli atti dell’Amministrazione in merito al progetto di demolizione e trasformazione del Meazza, dei documenti e comunicazioni presentate da Milan e Inter e si paventa il ricorso alle sede giudiziali competenti in caso di diniego a rendere disponibili i materiali.

Spiega il Comitato in una nota: “Il referendum per salvare San Siro è quanto mai attuale. Nulla è cambiato e nulla è successo dopo la immotivata bocciatura del Collegio dei Garanti. Rimane esclusivamente il rifiuto del sindaco di confrontarsi con il volere delle cittadine e dei cittadini milanesi. Non è stata superata la delibera di interesse pubblico e non sembra si intenda rispettare il vincolo di salvaguardia del Meazza posto, a suo tempo, dalla Soprintendenza. Per questa ragione il Comitato Referendario si è rivolto ufficialmente al Comune richiedendo una coerenza negli atti amministrativi che ad oggi, stante il perseverare di una politica decisionista che non considera il bene pubblico e il volere della cittadinanza, non viene colpevolmente rispettata. A fronte di ciò, pur constatando e contestando la persistente volontà del Comune di impedire un confronto pubblico sul futuro dello stadio di Milano, abbiamo preso atto del dichiarato superamento del progetto di cui alle dichiarazioni di pubblico interesse del 2019 e 2021 ed è rimasto in paziente attesa degli eventi consequenziali". 

Sezione: News / Data: Sab 15 febbraio 2025 alle 08:00 / Fonte: Milano Post
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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