Juventus-Inter come Milan-Inter. Con bianconeri e rossoneri impossibilitati da tempo a competere per lo Scudetto, a differenza dei nerazzurri, che puntano a vincere la partita per ottenere tre punti importanti in classifica – sperando di arrivare in Champions -, ma soprattutto per ottenere consapevolezza e fare uno sgarbo agli storici rivali (e non quindi per tentare di arrivare davanti a tutti a fine stagione). Nonostante infatti le ingenti spese del Diavolo e della Vecchia Signora, il Tricolore per entrambi i club oggi è un miraggio. E vedere l’Inter, con un budget sicuramente più risicato, stare lì in alto, è ovviamente motivo di malcontento per chi ha fatto la storia della Serie A.

Finalmente però domenica i sostenitori bianconeri potranno anche tornare a tifare la propria squadra e non a gufare chi affronta i nerazzurri. E qui credo che caschi l’asino. Siamo arrivati ad un punto in cui praticamente tutti, ad eccezione chiaramente degli interisti, parteggiano per gli avversari di Lautaro e compagni. E per avere cognizione di questo contesto basta vedere quanto accaduto dopo Inter Fiorentina, dove un angolo regalato ai campioni d’Italia è diventato la pistola fumante di un ipotetico campionato manovrato dal potere nerazzurro. E pazienza se il rigore concesso alla Viola non esisteva mai. E se nei precedenti turni di A c’erano stati altri quattro possibili – se non evidenti – penalty non assegnati ai detentori del titolo. Ormai la forma mentis radicata è quella, a prescindere, di sfogare la propria frustrazione contro i ragazzi di Inzaghi: è come in politica insomma, se voti questo o quel personaggio, può fare la qualunque, ma tu lo giustificherai sempre.

Posso però dire che sia sbagliato? Anzi, proprio che sia preoccupante che la società odierna si comporti così? Attenzione: io rispetto il parere di tutti. E posso discutere – civilmente – con ogni persona educata di questa terra. Se però il pensiero dipende dal colore della maglia, è ovvio che la tua opinione non sia oggettiva (ovviamente vale anche per i tifosi dell’Inter, ci mancherebbe). Ma nelle ultime settimane – a livello proprio di favori/sfavori e di regolamento alla mano – è innegabile che gli arbitri abbiano sbagliato, danneggiando i nerazzurri. Poi se vogliamo dire che il rigore su Thuram contro il Milan non ci fosse, vale tutto. E visto che tiro in ballo i rossoneri aggiungo che il rosso non dato a Cacace per l’intervento su Walker è fuori dal mondo. Basta avere gli occhi. Prendersi le proprie responsabilità. Ed esprimere un pensiero con cognizione di causa.

Chiudo aggiungendo che Simone Inzaghi, finito sulla graticola dopo Firenze, è uno dei migliori tecnici del mondo. Al Franchi lui e io suoi ragazzi hanno toppato, tanto da subire feroci critiche. Ma pensare anche solo minimamente di metterlo in discussione per una partita persa è un abbaglio enorme.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 14 febbraio 2025 alle 00:00
Autore: Simone Togna / Twitter: @SimoneTogna
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