"Ho chiuso gli occhi e ho ripensato al nostro primo incontro in Vaticano, dov’erano presenti anche mia moglie e i miei figli". Così Javier Zanetti racconta alla Gazzetta dello Sport la sua reazione alla morte di Papa Francesco. "Un’emozione inspiegabile: mi ritrovai di fronte una persona umile, aperta, molto amichevole. Un uomo semplice che mi raccontò di quando giocava a basket e del suo rapporto con lo sport. Stringemmo subito un legame importante. Gli consegnai una maglietta dell’Inter e mi ritrovai a parlare con lui dei Mondiali giocati con l’Argentina".

"Come se chiedessi a un nerazzurro di elencarmi tutta la rosa della Grande Inter di Helenio Herrera o del Triplete. Lui fece lo stesso con tutti i giocatori del San Lorenzo, come se fosse un tifoso. Incredibile - racconta ancora Zanetti -. Quel giorno, comunque, nacque anche l’idea di giocare la famosa “partita della pace”, poi finalizzata nel 2014. C’erano tutti: Del Piero, Totti, Valderrama, Maradona, Simeone. Fu un grande evento. Non solo per la partita, ma anche per il messaggio di unione che inviò a tutto il mondo".

Sezione: News / Data: Mar 22 aprile 2025 alle 13:10 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni
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