Antonio Benarrivo, leggenda del Parma, ovviamente conosce benissimo la famiglia Thuram, avendo condiviso per anni lo spogliatoio con Lilian. Ecco le sue parole alla Gazzetta dello Sport a pochi giorni dall'incrocio tra Marcus e Khephren in Juve-Inter.

Marcus è dell’agosto del 1997, Khephren del marzo del 2001. Lei, a Parma, ha conosciuto bene il primogenito, giusto?
"Con il primo ho giocato".

In che senso?
"Mi divertivo, quando Lilian lo portava al campo, a farlo calciare, gli spiegavo come doveva mettere il piede... Poi io facevo il portiere e regolarmente lui mi faceva gol... Marcus era simpaticissimo, la vera mascotte della squadra".

Khephren, invece, era ancora nella carrozzina quand’è venuto al campo la prima volta?
"Eh sì, perché poi nell’estate del 2001 Lilian è stato venduto alla Juventus assieme a Gigi Buffon, e tutta la famiglia si è trasferita a Torino. A quattro anni, però, vi posso garantire che Marcus era già un bell’attaccante...".

Ma che cosa dice?
"Sto scherzando, ovviamente. Però il pallone non lo mollava mai, era il suo unico divertimento. Mentre noi ci allenavamo, sui campi della Certosa o al centro sportivo di Collecchio, c’erano i massaggiatori e i magazzinieri che lo facevano giocare. E poi veniva al Tardini a vedere le partite, e alla fine era sempre negli spogliatoi in mezzo a noi".

Meglio quale fratello, Marcus o Khephren?
"Hanno ruoli differenti, è impossibile dirlo. Marcus è alla seconda stagione in Italia e mi pare che sia diventato un elemento insostituibile dell’Inter che, a mio avviso, è la squadra più forte del campionato. Si muove con intelligenza, fa gol, è bravo di piede e di testa. Insomma, gli ho insegnato bene, no?".

Sezione: Rassegna / Data: Gio 13 febbraio 2025 alle 10:34 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni
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