"L'abbiamo individuato come la persona giusta, ora dovremo supportarlo e sarà il difficile. Un buon accordo è quello che fa tutti scontenti". Così parla Umberto Calcagno, numero uno dell'Assocalciatori, dopo la rielezione di Gabriele Gravina a presidente della Federcalcio.

"Oggi si respira un'aria nuova - dice Calcagno - L'obiettivo? Abbiamo messo in concorrenza filiera e competitività delle big: è stato un errore e dobbiamo valorizzare tutto il movimento. Nazionale, mission di Serie B e Serie C non devono competere con gli obiettivi delle grandi a livello internazionale. Decreto Crescita? Nell'incomunicabilità era stato ritenuto il problema, oggi abbiamo ancora più stranieri in A: forse non era quello il tema e bisogna concentrarsi, dialogando, su altro. Gravina ha ipotizzato la reintroduzione solo per i calciatori di altissimo livello: vedremo".

"Oggi - prosegue Calcagno - si è creata una corsa a nuove competizioni e all'aumento di partite: per massimizzare i ricavi nel breve periodo, rischiamo un prodotto più scadente nel medio-lungo. Le do un dato: nelle grandi, 8 calciatori giocano il 50% del minutaggio. È uno stress enorme sui migliori, che arrivano stanchi, se non infortunati, alle partite più importanti. I calciatori sono i primi che vorrebbero dare tutto in una finale di Champions, però non sono in condizioni di arrivarci al meglio".

La posizione è talmente chiara che i sindacati dei calciatori hanno fatto causa alla Fifa per il Mondiale per club. "Il ricorso è firmato anche dalle leghe, quindi dalla Serie A. Credo sia fondato: la Fifa non può organizzare un nuovo torneo senza sentire le parti coinvolte. Penso ai calciatori di Inter e Juventus: non ci sono più le stagioni… Gli allenatori non allenano più: preparano la gara successiva. Dobbiamo chiederci se 65 partite all'anno per i top siano la strada giusta. Serie A con meno squadre? Non è un tema attuale, se non all'interno di un ragionamento che coinvolga anche Liga e Premier, Uefa e Fifa".

Sezione: Rassegna / Data: Ven 07 febbraio 2025 alle 10:06
Autore: FcInterNews Redazione
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