Torna il derby di Milano. Ventisette giorni dopo la finale di Supercoppa di Riad con tanto di sobrio sigaro finale di Sergio Conceiçao che si è lasciato andare in tanto di celebrazioni stile Champions League, torna la stracittadina della Madonnina e nei ventisette giorni che separano la notte del 'balletto col sigaro in bocca' a quella in scena questo pomeriggio al Meazza, sembra passata "un'era geologica" come sottolinea Tuttosport nell'edizione di oggi che fa da apripista alla sfida tra cugini meneghini mettendo in luce le differenze sostanziali tra Inter e Milan: per la squadra di Conceiçao "sono riaffiorati i problemi strutturali che erano diventati una montagna per Paulo Fonseca, mentre l’Inter ha ricominciato a macinare vittorie (quasi) come se nulla fosse. Però la ferita sanguina ancora a latitudini nerazzurre, come dimostrano le parole pronunciate ieri da Simone Inzaghi".

Il piacentino "ha passato il pomeriggio di venerdì al video per far rivedere il derby di Riad alla squadra, un modo per espiare i peccati commessi nella speranza di non ripeterli", ma a dover invertire urgentemente il trend attualmente è il Milan. Lo sa bene Conceiçao che per farlo "si affida ad Abraham, decisivo come carta tattica nel derby vinto da Fonseca quando venne affiancato a Morata dall’inizio e autore della zampata sul 3-2 a Riad, ma pure a Kyle Walker", "un vincente seriale" come lo ha definito il quotidiano torinese, arrivato a Milano qualche giorno fa "dopo i 17 titoli conquistati con il Manchester City".

Mentre Inzaghi dal canto suo, "ha una carta in più da giocarsi oltre ai soliti noti, vale a dire Denzel Dumfries - memorabili i suoi duelli con Theo Hernandez - capace di segnare 5 gol da inizio anno". E "proverà - inoltre - a dare scacco a Conceiçao sfruttando le doti da incursore di Henrikh Mkhitaryan e Nicolò Barella. Questo anche se, sono i numeri a dirlo, il più atteso nel 242° derby di Milano sarà Lautaro Martinez che mercoledì ha matato il Monaco con una tripletta arrivando a 8 gol in 8 partite da inizio anno. Tra l’altro il capitano ha un motivo in più per mettere la sua firma sulla stracittadina, quello di raggiungere la doppia cifra nei gol segnati nel derby, mettendosi in scia di Meazza (12 gol con l’Inter 1 con il Milan) e Nyers (11). Il bersaglio grosso però porta ai 14 gol segnati da Andriy Shevchenko, che stasera riceverà nel pre-partita il trofeo per l’ingresso nella hall of fame rossonera. 

Sezione: Rassegna / Data: Dom 02 febbraio 2025 alle 11:31
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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