"Calo di concentrazione e un pizzico di autocompiacimento, io me la spiego così". È questa la teoria di Lucio quando, ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, viene chiamato ad analizzare il ko incassato dall'Inter nella finale di Supercoppa contro il Milan: "Il bello dei derby, però, è che non finiscono mai e che l'occasione per rifarti è dietro l'angolo: non è passato neanche un mese dal ko in Supercoppa e l'Inter può già prendersi la rivincita. In uno stadio come San Siro, che ti carica di emozioni e di pressione come pochi altri stadi al mondo. Spero che stavolta tocchi a noi festeggiare, il momento è giusto per riprenderci il derby. Servirà aggredirli subito e difendere compatti", sottolinea l'ex difensore nerazzurro.

A proposito di derby infiniti, ha visto che Inter e Milan potrebbero ritrovarsi contro agli ottavi di Champions?
"Sarebbe affascinante, come per le semifinali di due anni fa. Se il tabellone non si metterà di mezzo, entrambe possono arrivare in fondo come allora".

Rimetta per un attimo la maglia nerazzurra: quale sarebbe il milanista più difficile da marcare per Lucio in questo derby?
"Leao, Pulisic, ma anche lo stesso Abraham, che ha deciso a Riad. Grandi attaccanti, imprevedibili e in grado di
mettere in difficoltà qualsiasi difensore".

Oggi a guidare la difesa dell'Inter è di nuovo De Vrij. Dopo tante panchine, in questa stagione è tornato ai livelli dello scudetto di Conte. Sorpreso?
"I momenti difficili capitano anche ai grandi giocatori e De Vrij appartiene alla categoria. È un difensore eccellente, ho sempre detto di rivedermi in lui. Ero sicuro che giocando con continuità sarebbe tornato ai suoi standard".

Lì dietro è in buona compagnia.
"Già. Bastoni, Bisseck, Acerbi, il mio connazionale Carlos Augusto... Purtroppo non riesco a seguire tutte le partite dell'Inter, ma ogni volta che la vedo giocare rimango colpito dalla qualità di chi gioca davanti a Sommer. L'Inter è un grande club e Inzaghi allena uomini davvero da Inter".

Lautaro ha iniziato questo 2025 segnando un gol a partita e Thuram è diventato un cannoniere. A quanti gol possono arrivare insieme?
"Oltre i 50 di sicuro. La difesa è la forza dell'Inter, ma senza un grande attacco non si va da nessuna parte. Ecco, con Lautaro e Thuram così determinati e ispirati, ogni traguardo è possibile".

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Sezione: Copertina / Data: Dom 02 febbraio 2025 alle 08:57
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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