"È un fiume di denaro" quello che scorre e unisce vari elementi del tifo organizzato della città di Milano, puntini che la Procura sta cercando di unire. Bagarinaggio dei biglietti, organizzazione delle trasferte, controllo di ingressi e tornelli, vendita di merchandising e commercializzazione di bibite e alimentari, servizi di protezione e guardiani  esterni per scoraggiare la presenza di competitori negli affari, rapporti con chi si occupa dei parcheggi. Centinaia di migliaia di euro che diventano cifre milionarie nella sua totalità e che "solo in parte reinvestiti nell'attività di sostegno alla squadra" come si legge su Panorama che rende alle cronache ulteriori intercettazioni che riguardano Marco Ferdico e risalenti al giugno 2023 pochi giorni dopo la finale di Istanbul: "Allora... stagione calcistica: 265mila fatti, puliti! 30 io, 30 a te e 30 al 'Lungo'; Regalo per Matteo... eh? Ok, 25 a Mauro, 15 Papà e 15 Belloebuono".  

"I capi ultras gestiscono centinaia di abbonamenti stagionali, acquistati senza alcuno sconto (la stagione delle gratuità è ormai alle spalle), ma con l'agevolazione di poterseli far riservare 'in lotto cospicuo' presentando delle liste e pagando a rate" si legge su Panorama che parla di un riferimento a 250mila euro girati da esponenti fidati della curva "all'apposito ufficio Inter in parte in contanti e il resto con bonifici o assegni [...]". I biglietti restano una delle attività più redditizie e secondo Panorama la "gestione è affidata a un uomo di fiducia del direttivo" che si interfaccia con i responsabili dei rapporti con i tifosi all'interno del club così da 'aprire' ulteriori "canali preferenziali" per la prevendita dei biglietti per le trasferte: "Pizzo sugli ingressi in curva (10 euro a persona) e nelle grandi occasioni un vero e proprio tesoro da dividersi". Come accadde per la finale di Champions League del 2023.

Poi c'è il capitolo merchandising che "fuori da San Siro vale da 500 a 1.000 euro a partita casalinga", ma che nel caso specifico della Nord ha il punto vendita ufficiale a Pioltello e aperto da Andrea Beretta, dove il responsabile dell'omicidio di Antonio Bellocco (avvenuto lo scorso 4 settembre) vende prodotti Curva Nord 69, "il brand che ha raccolto tutti gli striscioni sancendo il dominio di Beretta e Bellocco sulla curva". La cifra d'incasso stimata è di circa 600mila euro all'anno netti. Ma non è finita: la Nord aveva anche dato vita a "We are Milano", società affidata ad una "persona di estrema fiducia e utilizzata per poter interloquire con la società". Secondo quanto emerge dalle indagini i flussi finanziari tracciati dal 2020 al 2022 ammontano a 882.051,23 euro in entrata (prevalentemente vendita di gadgets) e 865.591,97 euro in uscita. Ai quali vanno aggiunti i proventi derivanti dai parcheggi e il controllo pressoché totale di ogni attività che abbia a che fare con il territorio della curva dentro San Siro.

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Sezione: Copertina / Data: Mar 01 ottobre 2024 alle 18:20
Autore: Egle Patanè
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