Dopo l'eliminazione del Bayern, cresce la consapevolezza in casa Inter di poter davvero scrivere la storia in questa stagione. Alla Gazzetta dello Sport, ecco il pensiero di Marco Materazzi, leggenda del club nerazzurro.

Il Triplete a questo punto non è più un sogno, ma un obiettivo concreto.
"Mancano talmente pochi passaggi per entrare nella storia, e la voglia di arrivare in fondo della squadra è così forte, che adesso tutto è davvero possibile. Si è creato un ambiente speciale, dove tutti remano compatti nella stessa direzione".

È questa la condizione essenziale per arrivare dove è l’Inter adesso?
"È la condizione essenziale per tutto: senza quella, nemmeno si parte... La stagione è stata lunga, pienissima di impegni, ma questo è il momento più bello perché è quello del raccolto. E anche della sofferenza, perché le forze calano e c’è da soffrire: bisogna spingere e ragionare di partita in partita. È stato giusto festeggiare, perché essere tornati in semifinale, soprattutto dopo aver eliminato una grande squadra come il Bayern, è un grandissimo risultato, ma da adesso occorre pensare già a domenica e alla trasferta di Bologna. Guai ad abbassare la guardia".

Che cosa l’ha colpita dell’Inter di ieri?
"La capacità di leggere il momento. Il gol di Kane avrebbe potuto mandare in crisi chiunque, invece l’Inter è rimasta lucidissima e ha ribaltato il risultato in pochi minuti. Psicologicamente è stata una mazzata pesantissima per il Bayern: tra il loro vantaggio e la rimonta dell’Inter è passato pochissimo tempo, i tedeschi si sono come ritrovati travolti dall’uno-due nerazzurro. Cosa che invece non è successa all’Inter. E attenzione: il discorso vale anche per la partita di andata, con il 2-1 di Frattesi arrivato poco dopo il pareggio di Müller. Questa Inter è sempre in controllo della partita".

Il filo nerazzurro con il vostro Triplete del 2010 si allunga alle semifinali: ora il Barcellona. Preoccupato?
"Se devo essere sincero, lo ero di più prima di Inter-Bayern. Il Barcellona è una squadra piena di talento, con attaccanti incredibili, da Lewandowski a Lamine Yamal, capaci di segnare tanto contro le big. Ma è anche una squadra molto giovane. E penso che la maturità e l’esperienza dell’Inter aiuteranno Inzaghi".

Sezione: Copertina / Data: Gio 17 aprile 2025 alle 08:56 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
vedi letture
Print