Giampaolo Pazzini si confessa in una lunga intervista a Radio Tv Serie A. Un excursus su tutta la carriera in cui non manca il passaggio a Inter e Milan. “Parliamo di 14 anni fa: parliamo di Berlusconi e di Moratti. Due presidenti incredibili, ma diversi. Mentalità diverse, rapporti con i giocatori diversi, modi di vivere calcio diversi, ma due realtà pazzesche", racconta.

"L’Inter era la squadra campione del mondo - prosegue - tanti campioni e tanta fame; vivere quello spogliatoio mi ha fatto capire perché hanno vinto: una fame e una voglia assoluta. Trovarsi nello spogliatoio con Eto’o, Samuel, Milito e Materazzi, ti fa capire come un campione viveva ogni momento della settimana in preparazione al match del weekend. Li capii perché è giusto che esistano le categorie, perché ci sono giocatori e giocatori e poi ci sono i campioni. Mi trovai molto bene perché mi hanno fatto sentire molto bene. Ho fatto undici gol nei primi quattro mesi, era una squadra che favoriva il mio gioco. Avevamo quasi sempre il pallone, dovevo occuparmi solo degli ultimi venti metri. Giocavo con campioni incredibili, dovevo solo stare concentrato. E' stato bellissimo".

Pazzini ricorda di aver giocato in "una squadra zeppa di campioni: Eto'o anche come mentalità era incredibile. Velocità di pensiero, voglia, personalità, tranquillità nel giocare certe partite perché ha un vissuto incredibile. Lui, Sneijder, Stankovic, Zanetti, dietro Samuel, Materazzi, Chivu. Uno clamoroso era Maicon: decidere così tante partite da terzino era incredibile, uno dei primi che faceva così. Oggi tanti giocano andando dentro, lui era incredibile".

Sezione: Copertina / Data: Gio 24 ottobre 2024 alle 11:02
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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