Fabio Capello commenta l'ultimo turno di campionato e si proietta già alle prossime sfide in calendario, in particolare il derby tra Inter e Milan. Ecco le sue dichiarazioni alla Gazzetta dello Sport.

Si aspetta una sorpresa dalla Coppa Italia?
"Sulla carta viene difficile crederlo, dopo aver visto il primo tempo dell’Inter con l’Udinese e il primo tempo del Milan a Napoli. Ecco, se le due squadre dovessero ripetere i 45’ visti ieri fatico a pensare che ci sia una partita. Ma torniamo al solito discorso, i derby sono gare a sé. E anche negli ultimi tre precedenti i rossoneri si presentavano in momenti particolari e largamente sfavoriti".

Facile credere che sia più importante per il Milan che per l’Inter.
"È così. I nerazzurri sono in corsa su tre fronti, con Champions e scudetto come obiettivi primari. Il campionato del Milan, invece, è praticamente finito con il ko di Napoli".

Ha parlato dei primi tempi: cominciamo da quello dell’Inter con l’Udinese?
"Una squadra tonica, attenta, dura da fermare quando prende ritmo. I primi 45’ di ieri hanno poi confermato due cose: la prima è che Dimarco è speciale, quando si libera in fascia sa sempre creare pericolo con palle tagliate o cross al bacio; la seconda che Thuram ha ritrovato una grande condizione".

Eppure nel finale la squadra di Inzaghi ha rischiato.
"Le è successo un po’ come alla Germania contro l’Italia: l’Inter si è rilassata troppo, cullandosi sul risultato positivo. E dopo il gol di Solet non è riuscita a riaccendere la luce. Perché il calcio non è come la corrente elettrica, non basta pigiare di nuovo l’interruttore dopo che hai spento. Credo lo abbia intuito pure Inzaghi, che si è innervosito con i suoi e poi si è fatto espellere".

Simone ci ha messo del suo con qualche sostituzione?
"Ha rischiato, soprattutto quando ha tolto Calhanoglu. Per sua fortuna Sommer ci ha messo una pezza e ha salvato il risultato. Bel portiere sia tra i pali che nella gestione della palla con i piedi".

Sezione: Copertina / Data: Lun 31 marzo 2025 alle 09:24 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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