Claudio Ranieri, allenatore della Roma, arriva nella sala conferenze di San Siro per un ulteriore commento della vittoria di questo pomeriggio contro l’Inter. Così il tecnico giallorosso nelle parole riportate dall’inviato di FcInterNews.it:

Voto altissimo oggi, tanta produzione offensiva nel primo tempo e tanto sacrifico nel secondo.
"Volevamo questa vittoria per i tifosi che non sono potuti venire, vogliamo renderli orgogliosi. Giochiamo sempre per vincere, se non ci riusciamo pazienza. Nei primi 35 minuti abbiamo giocato un calcio meraviglioso dove abbiamo avuto le occasioni per chiuderla. Poi l'Inter ha preso possesso del gioco però abbiamo chiuso bene gli spazi e abbiamo avuto le occasioni in contropiede".

Quando ha capito che questo gruppo poteva supportare il gioco con quattro giocatori offensivi?
"Ci penso da tanto, ma quando ho dovuto fare i cambi non avevo giocatori adatti a quelle richieste. Quindi ho messo El Shaarawy per avere rapidità e mettere in difficoltà la difesa avversaria".

A cosa è legata l'esplosione di Soulé?
"Lui ha capito quello che gli chiedevo. Quando prende palla, devono capire tutti che sta succedendo qualcosa di importante. Deve essere rapido a far succedere qualcosa per la squadra e adesso capisce quando puntare, quando tirare o quando mettere palla. Ora lo fa con una velocità superiore a prima, ha capito che la Serie A è questa. Ora deve migliorare quanto ha di buono".

Come nasce l'idea di Kone perno di centrocampo?
"Riguardando la partita di Udine, avevamo giocato alla stessa maniera con Dovbyk punta, Baldanzi a coprire e i tre centrocampisti che si alternavano. Oggi ho messo Shomurodov per Baldanzi e Soulé perché sta in un gran momento".

Mancini centrale segreto dei pochi gol subiti?
"Per me il suo ruolo è quello. Sbraita, incita, è molto interessante".

Come mai l'uscita di Kone?
"Era stanco ed ammonito".

Ha guardato la classifica?
"Sto già pensando alla Fiorentina, quindi no. Guardiamo partita per partita. Non mi piace promettere per non mantenere, un grande allenatore diceva: 'Non dire gatto se non l'hai nel sacco'. Lottiamo e vedremo, stiamo dando tutto; i ragazzi stanno bene e si aiutano l'uno con l'altro, sono squadra. Poi vogliono portare troppo palla, questo non mi piace".

La scommessa sulla Champions aumenta?
"Io non ho mai detto che avrei scommesso. E non scommetto nulla, mai scommesso in vita mia; non capivo nemmeno la Sisal quando ero piccolo e mio padre voleva giocassi la schedina...".

A che punto siamo per parlare della Roma di Soulé?
"Agli occhi dei compagni la sua crescita non deve sorprendere, perché quandso hai un compagno sai di che stoffa è. E la sua è molto pregiata".

Sezione: L'avversario / Data: Dom 27 aprile 2025 alle 17:40 / Fonte: Dall'inviato a San Siro
Autore: Christian Liotta
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