Sono svuotato. Fisicamente e mentalmente come i giocatori scesi in campo contro la Roma. Come San Siro al fischio finale.

Dopo una stagione infinita, il rischio concreto di restare a mani vuote ora è altissimo. Dopo aver perso la Supercoppa all’ultimo secondo, essere stati eliminati dal Milan qualche giorno fa in Coppa Italia, ora lo Scudetto è nelle mani di Conte e Lukaku quando mancano solo 4 partite.

Poi c’è la Champions. Il sogno di una stagione. Lì ancora raggiungibile. Due partite per andare in finale. Tre per alzare la Coppa dalle grandi orecchie.

Non so cosa provare. Da un lato la delusione e la sensazione di aver perso tanti punti per strada che ora gridano vendetta. Dall’altro la sensazione che questa squadra è andata oltre i suoi limiti. Nel mezzo tanti infortuni, tante partite ravvicinate. Tutti i fattori che hanno inciso negativamente e che si sono insediati tra le lacune della nostra rosa.

Resta peró incomprensibile vedere un top club come l’Inter sulle gambe nel momento clou della stagione. Se il problema è anche mentale, oltre che fisico, qualcuno deve assumersi le responsabilità. A partire dai senatori.

La speranza è che in campionato possa realizzarsi un miracolo stile 5 maggio. Questa volta magari a nostro favore (Conte giocava nella Juventus e Inzaghi segnava contro l’Inter con la maglia della Lazio). L’altra speranza è che l’Inter continui ad essere in Europa una squadra completamente diversa da quella scesa in campo in Italia. Servirà un’impresa perché vedendo i ritmi del Barcellona, la sensazione comune è che mercoledì possa sfumare anche il sogno Champions.

In cuor mio penso che questa squadra meriti di vincere qualcosa. Se non sarà così, il percorso non sarà dimenticato, ma resterà l’amaro in bocca. E per qualcuno la stagione sarà assolutamente da bocciare. Perché contano i trofei e la bacheca. E non si può biasimare chi la pensa così.

A Inzaghi e ai giocatori il compito di cambiare l’esito finale che sembra scritto. Perché ancora si può. Ma servirà gettare il cuore oltre l’ostacolo. Superare ancora di più i propri limiti. A Barcellona avremo tutte le risposte.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 28 aprile 2025 alle 00:00
Autore: Raffaele Caruso
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