Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Aleksandar Stankovic ha raccontato come è nata l'idea di fare i bagagli la scorsa estate per trasferirsi in Svizzera, al Lucerna, dove ha cominciato a misurarsi con il calcio professionistico dopo gli anni nel vivaio dell'Inter: "Volevo uscire dalla comfort zone - le parole del centrocampista -. Quando si è presentata l’opportunità ho chiamato subito Dimarco, che considero come un fratello maggiore, e gli ho chiesto un consiglio. Mi ha detto di accettare. Dopo tre giorni ero in Svizzera".

L'obiettivo massimo per Stankovic è quello di tornare all'Inter, laddove suo padre ha fatto la storia: "Sarebbe un sogno tornare con mio fratello: lui in porta e io a centrocampo. Sono felice del suo impatto a Venezia, a San Siro ha giocato alla grande. Io e Filip non facciamo caso al cognome, nostro papà ci ha insegnato a guardare al di là della sua ombra, ci ha fatto sbagliare per farci rialzare". 

Intanto, il legame con l'Inter resta solido e va ben oltre il contratto che lo vincola ai colori del suo cuore: "Con Ausilio e Baccin ci scambiamo qualche messaggio, so di essere stimato. Inzaghi mi ha dato dei consigli e mi ha fatto l'in bocca al lupo per l'esperienza qui. L'idolo? Hakan Calhanoglu. Ogni tanto gli dico di passarmi un po’ della sua classe. Abbiamo un bel rapporto, mi dà molti consigli”. 

Sezione: Focus / Data: Mar 03 dicembre 2024 alle 12:28
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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