Lunga intervista della Gazzetta dello SportRafa Benitez, con l'ex tecnico di Inter e Napoli che parla della due giorni di Champions dando uno sguardo in particolare al percorso delle italiane.

Comandano in due, Liverpool e Aston Villa, e questo diventa l’argomento portante.
"Quelle che più di ogni altro hanno saputo costruirsi un equilibrio, attaccano e però si coprono con una intelligenza, con rapidità. Una filosofia vincente, una maturità di squadra che colpisce. Non stanno a punteggio pieno per caso, hanno meritato entrambe contro il Bologna e a Lipsia, non hanno strafatto, ma hanno impresso la propria personalità prorompente".

Dietro, ovviamente, c’è traffico: e al 93’ è spuntato Thuram per l’Inter.
"La conferma, semmai qualcuno ne avesse bisogno, della bontà dell’organico, della sua forza, della necessità di attuare il turnover nel modo più idoneo e con i tempi giusti. Inzaghi ha potuto lanciare dalla panchina Bastoni, Zielinski, Dimarco, Thuram e Lautaro; aveva avuto la possibilità, con i titolari di Berna, di passare in vantaggio dal dischetto, ma avendolo sbagliato ha dovuto sfruttare altre energie, quelle di cui disponeva".

In questa settimana piena di tante cose, dei Raphinha e dei Vinicius, ovviamente degli Haaland, una menzione speciale va fatta a Dimarco, alla sua travolgente stagione, alla sua evoluzione.
"Giocatore di intensità straordinaria. Lo senti nello sviluppo della partita, perché il suo atletismo finisce per lasciare il segno. È diventato ormai elemento imprescindibile per Inzaghi, ma anche per Spalletti. Dando uno sguardo in giro, penso si possa tranquillamente dire che siamo dinnanzi a uno degli esterni più forti in circolazione: le letture giuste e, soprattutto, la soluzione migliore per i compagni di squadra. Una forza!".

È stato un turno in chiaro-scuro per le italiane e la Juventus, con la sconfitta, si è complicata la vita.
"Sarebbe stato impossibile prevedere una serata storta come quella di martedì, ma chi vive di calcio, come Thiago Motta e come i dirigenti bianconeri, sa che può capitare".

Troppo presto per avventurarsi in previsioni?
"Tre giornate cominciano a non essere poche ma neppure molte. Le trappole, nell’immediato, si vedono: il Milan andrà a Madrid ad affrontare il Real, la Juventus in Francia con il Lille, l’Atalanta a Stoccarda, l’Inter a San Siro con l’Arsenal e il Bologna contro il Monaco, ma quando sei in Champions League non puoi lasciarti impressionare da queste sfide. Le italiane hanno la storia dalla loro parte, e quello conta, saranno gare assai difficili ma non impossibili. Però forse dopo la prossima saremo in grado di capire qualcosa: magari un orientamento verrà più immediato. Continuo a pensare che le otto giornate aiutino per tentare di arrivare a chi ne ha la forza tra le prime otto oppure di ambire agli spareggi".

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Sezione: Focus / Data: Ven 25 ottobre 2024 alle 11:45 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni
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