Giovanni Malagò, presidente del CONI, ha parlato così del fenomeno delle mafie e delle altre associazioni criminali all'interno delle manifestazioni sportive, nel corso di un'audizione in Commissione Antimafia alla Camera: "Il tema sta a cuore al CONI e a tutte le federazioni come assoluta priorità, anche per il danno economico e di immagine che anche solo un pericolo di infiltrazione infligge a tutto il sistema - le sue parole -. Il calcio e il mondo dello sport sono parte lesa di fronte a questa minaccia, ma sono anche chiamati e un'assunzione di responsabilità". 

E ancora: "Sono previste specifiche responsabilità per le società sportive, che rispondono per i comportamenti proibiti da parte dei propri dirigenti, tesserati e sostenitori - ha evidenziato Malagò -. Il fulcro del sistema resta la responsabilizzazione del club e la fidelizzazione dei tifosi attraverso l'accettazione di un codice etico la cui violazione deve comportare la sospensione o il ritiro del gradimento. Il percorso è ancora lungo e tortuoso, ma alcuni passi avanti sono stati fatti. Che le curve siano state frequentate, in passato, da persone che avessero qualche precedente di carattere penale è una cosa nota al grande pubblico. Ma questa vicinanza di alcuni settori delle curve alla 'Ndrangheta ci ha sorpresi e non poco"

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Sezione: Focus / Data: Gio 13 febbraio 2025 alle 15:48 / Fonte: sportface.it
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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