Dimarco apre, Billing chiude. E in vetta tutto resta bloccato. Al Maradona finisce 1-1 il big match d'alta classifica tra Napoli e Inter, che per come si era messa la partita strappa un punto prezioso nella tana azzurra in una situazione di estrema emergenza e sofferenza, conservando il primo posto. Inzaghi si presenta all'ombra del Vesuvio senza tre esterni su cinque e decide di tenersi il jolly Pavard in panchina: in difesa c'è Bisseck con Acerbi e Bastoni, mentre Dumfries e Dimarco occupano le fasce. In mezzo al campo i soliti Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan, in attacco si rivede dall'inizio il recuperato Thuram al fianco di Lautaro. Per Conte l'unica novità rispetto a Como è Gilmour, chiamato a rimpiazzare l'infortunato Anguissa prendendo il posto di Billing. 

Nella prima parte di gara regna la fase di studio, con tanti duelli, poche occasioni e i fischi assordanti degli otre 54mila spettatori del Maradona che accompagnano il possesso palla nerazzurro. Dopo 20' di gioco, però, entra in partita il karma a rompere gli equilibri. Doveri e la sala VAR chiudono gli occhi su McTominay che frana su Dumfries in area, poi nel proseguo dell'azione Mkhitaryan si guadagna un calcio di punizione. Che per uno con il mancino educato come quello di Dimarco si trasforma in un rigore (quello non fischiato): Dimash disegna un arcobaleno che sorvola la barriera e attera dolce sotto l'incrocio, lasciando pietrificato Meret. E porta in vantaggio l'Inter, rispedendo al mittente le critiche personali ricevute nell'ultimo periodo. La reazione del Napoli arriva allo scoccare della mezzora: prima la protesta per il braccio non punibile di Dumfries sul tiro di Spinazzola, poi la volée a lato dell'ex Lukaku e il 'gol difensivo' di Bastoni che sbarra la strada al belga. L'Inter regge il momento di grande spinta della squadra di Conte e riprende in mano il gioco, affacciandosi dalle parti di Meret con Thuram e ancora con Dimarco. Ma il primo tempo si chiude con i campioni d'Italia in carica avanti di un gol. 

Il secondo tempo comincia senza cambi, ma dopo cinque giri di orologio Dimarco si accascia a terra per un problema fisico (contrattura ai flessori della coscia destra) e lascia il campo insieme a Calhanoglu (contusione coscia destra): Inzaghi mette dentro Pavard e Zielinski e ridisegna la squadra spostando Dumfries a sinistra in una situazione sempre più complicata sugli esterni. Il Napoli aumenta il pressing alla ricerca del pareggio, l'Inter soffre e prova ad abbassare il ritmo quando ha il possesso: Lobotka spara alto, Martinez respinge la botta di McTominay e Inzaghi cambia in attacco, inserendo Correa per Thuram. Il piacentino sente la partita e lo dimostra quando entra in campo a gioco fermo 'inventandosi' un timeout improvvisato per chiarire definitivamente il modulo alla sua squadra, dopo tanti minuti di confusione tattica. Conte intanto inserisce Okafor e Billing, Inzaghi risponde con De Vrij e Frattesi per Bastoni e Mkhitaryan. Le altre mosse del salentino sono Olivera e Politano. L'assedio azzurro alla fine porta i suoi frutti all'86': percussione di Lobotka, miracolo di Martinez su Billing che poi non può nulla sul tap-in del pareggio. All'ultimo minuto Ngonge ha la palla del sorpasso, ma Martinez la inchioda a terra. E in classifica nulla cambia. 

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Sezione: Focus / Data: Sab 01 marzo 2025 alle 20:03
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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