Dopo la vittoria di martedì scorso all'Allianz Arena, l'Inter è attesa domani dal secondo round del quarto di finale di Champions League contro il Bayern Monaco a San Siro. In vista della sfida che vale un posto tra le quattro regine d'Europa, arrivano le parole di Simone Inzaghi, tecnico nerazzurro, che dopo Henrikh Mkhitaryan presenta la supersfida coi bavaresi in conferenza stampa. Parole che FcInterNews.it vi riporta in tempo reale.

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Come vivi questo momento in cui l'attenzione del mondo del calcio è molto su di te e sull'Inter? Come gestisci questa tensione e come può diventare positiva la possibilità di raggiungere un traguardo incredibile?
"Più che tensione, c'è grande orgoglio per come si sta sviluppando la stagione. Domani dovremo dimenticare il risultato del campo ma non la grande gara fatta all'andata, palleggiando molto bene e difendendoci quando serviva. Conosciamo però il valore dell'avversario che è altissimo; servirà una grande partita di corsa e aggressività con gli atteggiamenti giusti. Servirà grande aggressività".

Ti piace il termine 'guerra di nervi' di Conte? E la qualificazione quanto può incidere in termini di positività?
"Sulla fatica ha risposto bene Mkhitaryan, sappiamo che è una stagione faticosa ma giocare ogni 4 giorni può aiutare. Sapendo che questa è una nuova Champions per tutti e che ha portato nuove energie in più. L'anno scorso ci eravamo qualificati a novembre, quest'anno abbiamo dovuto aspettare il 29 gennaio. La fatica è di più ma c'è soddisfazione; vogliamo proseguire così sapendo di affrontare un avversario fortissimo non per budget o monte ingaggi ma per giocatori e tecnico".

La situazione più delicata da gestire all'andata è stata la pressione sugli esterni. È una situazione che può essere contenuta al ritorno?
"Il Bayern è una grandissima squadra, con un allenatore che stimavo molto da giocatore e sta dimostrando di essere molto intelligente anche da tecnico. Ha dato ottimi principi al Bayern, che fa ottimo pressing e ha gente di talento. Dovremo giocare molto bene tecnicamente per tenere la palla più possibile; domani sarà ancora più difficile perché fanno ottime pressioni". 

Su Dimarco e i disponibili.
"Ieri stava bene, così come Carlos Augusto, Zalewski e Frattesi che erano usciti con qualche problemino dal match col Cagliari. Abbiamo fuori ancora Dumfries e Zielinski, oltre a Correa fuori lista. Gli altri dovrebbero essere tutti a disposizione".

Senti di essere ancora in difficoltà con la squadra o si può sprintare?
"Dipende da ogni partita, giocando ogni 48-72 ore non è facile rispondere. Vorrei avere Dumfries e Zielinski già domani, pensando però all'Atalanta quando eravamo in 14 la situazione è migliorata però loro due vorrei averli con me perché giocando così tanto vorrei scegliere con la mia testa e non in base agli infortuni. Abbiamo avuto delle difficoltà che non sono alibi perché sono comuni a tutte le squadre. Ma sono dovute anche al fatto di aver vissuto una Champions intensa come non mai; otto squadre diverse da preparare e il fatto di qualificarti due mesi dopo e prepararti fino a gennaio hanno influito su qualche problema in più avuto rispetto al solito". 

Cosa cancelleresti dell'andata?
"I ragazzi sono stati bravissimi, poi la partita si analizza sempre. Ci sono stati momenti dove potevamo essere più aggressivi in fase di non possesso e in fase di possesso potevamo essere più cattivi una volta elusa la loro pressione. Ci sono state situazioni dove potevamo fare meglio, speriamo di farlo domani".

E quindi cosa non deve fare l'Inter?
"Non si deve pensare al risultato o ai precedenti, che col Bayern Monaco non sono sempre stati positivi. I ragazzi sono maturi, la squadra sa cosa fare. Sappiamo di affrontare un grande avversario, lo rispettiamo ma con la giusta attenzione possiamo fare una grande gara".

Avete provato i rigori?
"Lo si fa sempre in partite di andata e ritorno, con cinque cambi c'è ancora più attenzione".

Muller può giocare dall'inizio, il suo ingresso vi porterà a cambiare qualcosa?
"All'andata ha segnato, col Borussia ha fatto un'ottima gara. Ma sappiamo che squadra è il Bayern, Sané era diffidato all'andata ma ci sarebbe comunque stato uno tra Gnabry e Coman. È una squadra di talento, con giocatori aggressivi; servirà una grande gara, dovremo dare seguito alla prestazione di Monaco".

La vittoria di Monaco ha cambiato qualcosa nella testa dei giocatori?
"Senz'altro è un primo tempo fatto molto bene. Ma quando si parla di andata e ritorno serve molta cautela, in caso di finale avrei detto altro. Abbiamo fatto benissimo lì, il Bayern non perdeva in casa da quattro anni e mezzo. Siamo contenti ma era un'andata, fra 24 ore dovremo fare un'altra ottima prova con la squadra più forte al mondo insieme al Real Madrid".

Marotta ha detto che il rinnovo di Inzaghi è una formalità, la stampa si accanisce e pone delle obiezioni sostenendo che dipenderà da cosa vincerai. È possibile fare chiarezza in merito?
"Sono molto felice all'Inter e nelle scelte sarà sempre il parametro più importante. Poi di parlare del mio futuro o del campionato in una vigilia di Champions non mi pare il caso; io però ho sempre detto di stare bene qui, ho un ottimo rapporto con la società. A fine stagione se ne parlerà con molta tranquillità".

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Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 15 aprile 2025 alle 14:28
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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