Beppe Bergomi commenterà stasera Bayern Monaco-Inter per Sky Sport. Nel frattempo analizza la gara coi bavaresi in un'intervista a Tuttosport. "L’Inter purtroppo o per fortuna, gioca ogni partita pensando alla prossima e si è visto pure a Parma. Inzaghi deve sempre mettere in campo giocatori che vadano bene per quella partita ma anche per risparmiarne altri per quella dopo. Questo fa sì che l’Inter tenda ad andare in controllo e questo non va bene perché l’Inter deve tenere alti i ritmi. Problema è che, quando lo fa, dura 45 minuti e poi è costretta ad andare in gestione. Però sono convinto che a Monaco ci sarà un’Inter diversa rispetto a quella vista nelle ultime gare".

"L'Inter - secondo Begomi - deve stare bene fisicamente per contrastarli, altrimenti si fa dura. Il Bayern ha assenze pesanti per una squadra portata a giocare un calcio offensivo e “rischioso”, però nell’Inter quest’anno nessuno è stato decisivo come Dumfries per fisicità, gol, assist, colpi di testa. In più molto dipenderà dalle condizioni di Lautaro che è rientrato solo a Parma dall’infortunio".

"In Europa - prosegue Bergomi parlando dei nerazzurri - è molto attenta, in primo luogo, a gestire il risultato quando affronta le altre grandi. L’Inter in quel tipo di partite aumenta il grado di attenzione perché capisce che può andare in difficoltà". In generale, la squadra di Inzaghi può essere contenta se "pareggia. Altrimenti poi diventa difficile perché all’Inter piace comandare il gioco ma in ripartenza soffre perché fatica a difendere a campo aperto. E se l’Inter passa, sono convinto che l’exploit in Champions la aiuterà ad avere energie pure per lo scudetto".

Secondo lo "Zio", è comunque giusto non scegliere un obiettivo solo. "Per qualsiasi grande squadra a livello europeo è giusto così. E Inzaghi non l’ha mai fatto, pure quando era alla Lazio. Questo anche con il rischio di non vincere nulla. Tutti stanno aspettando che questo succeda, diciamolo chiaramente... Ecco, secondo me non cambierebbe nulla perché l’Inter ad aprile è dentro in tutte e tre le competizioni con una rosa, con l’età media sempre più alta, che mai come quest’anno ha avuto tanti infortunati. Ma cosa vuoi chiedere a Inzaghi di più? Sono quattro anni che fa giocare bene la squadra, con sempre settantamila persone allo stadio perché la gente è orgogliosa di andare a San Siro".

Nell'album dei ricordi, Bergomi trova l'amicizia con Rummenigge ("Gli voglio bene") e l'eliminazione dalla Coppa Uefa 1988/89 ("li abbiamo presi a pallonate però Aumann ha parato di tutto"). Parla anche del progetto Interspac, simile a quello tedesco:  "Penso che possa essere un argomento interessante. C’è tanta gente innamorata delle proprie squadre che, con generosità, può dare una mano".

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 08 aprile 2025 alle 10:34
Autore: FcInterNews Redazione
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