Dagli studi di 'Sky Calcio Club', Beppe Bergomi parla delle due partite di quest'oggi che potrebbero avere dato un'impronta alla corsa Scudetto partendo dal successo del Napoli sul Torino: “Il Napoli ha un’identità forte e grande fisicità e alla lunga questo nel campionato italiano paga. Se non fosse stato raggiunto dalla Roma o dalla Lazio negli ultimi minuti, sarebbe anche più avanti in classifica; questa squadra è sempre stata davanti”. Ma dove ha perso l’energia l’Inter? “La partita col Bayern Monaco è costata tantissimo in termini di energie fisiche e nervose. Vero che esce vincente, ma al ritorno segna due gol su palle da fermo subendo tantissimo. In quelle partite ci sono state due sliding doors: quando mai Harry Kane sbaglia gol come quello all’andata? E poi Thomas Muller ha la palla del 2-0 a San Siro ma la tira alta. L’Inter è la più brava nella proposta di gioco, specie in Champions ha tenuto alta la concentrazione. Poi ha trovato tre avversarie forti: l’Inter non aveva margine d’errore, e quindi ogni formazione è stata fatta pensando alla partita dopo. Se è giusto pensarla così? Età media più alta e tanti infortuni…”.  

L’ex capitano nerazzurro aggiunge: “La narrazione dice che l’Inter è favorita perché ha due squadre, ma io non ci ho mai creduto. L’Inter ha pescato bene coi parametri zero spesso, quest’anno ci aspettavamo di più da Mehdi Taremi, Piotr Zielinski ha fatto poco, Francesco Acerbi è rimasto fuori tre mesi e per un certo periodo ha avuto Denzel Dumfries come unico esterno, e a un certo punto si strappa. Continuo a pensare che l’Inter debba avere tutti a disposizione, se non fa le rotazioni però non riesce ad arrivare fino a maggio. Per fare gol l'Inter deve portare otto giocatori in avanti”. Si parla poi del rigore negato a Yann Bisseck: "L'anno scorso un rigore così lo davano, quest'anno non li danno più... Non so come hanno vissuto questo momento qui, però è dall'inizio che è così: vincere campionati senza battere Milan, Napoli e Juve è quasi impossibile. Però l'Inter è rimasta sempre aggrappata. Quest'anno c'è stata la nuova Champions e l'Inter voleva arrivare tra le prime otto. Ora fa fatica, però la vedi che è sempre squadra. La testa comanda tutto". 

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Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 27 aprile 2025 alle 23:30
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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