Ormai ci sarà abituato anche lui, dopo tutto l'esperienza di un classe '92 che ne ha viste di ogni in carriera, unita a un carattere mite che cela una forte personalità, gli permettono di mantenere ben salda la testa sulle spalle anche di fronte a critiche a volte ingenerose. Ieri contro l'Arsenal si è rivisto lo Stefan de Vrij dei bei tempi, quello che sarebbe titolare un po' ovunque ma che all'Inter viene considerato l'alternativa di Francesco Acerbi. Dalla trasferta di Roma l'olandese le ha giocate tutte (6 partite tra Serie A e Champions), venendo impiegato ben oltre le abitudini a cui il suo fisico si era assuefatto. In generale si è ben comportato, contribuendo a 5 clean sheet. Peccato che molti tifosi o addetti ai lavori ricordino soprattutto l'unica partita in cui l'ex Lazio ha mostrato lacune, contro la Juventus, serata che ha messo dietro la lavagna parecchi giocatori nerazzuri per un finale di gara difensivamente troppo fragile.

Ieri sera invece l'andamento della partita l'ha spinta verso i binari ideali per De Vrij, che offre il meglio di sé quando può agire dentro l'area di rigore e non 20-30 metri più lontano. Anticipi, spallate, recuperi, rinvii e posizionamento sempre perfetto sui cross provenienti da entrambe le fasce, l'arma offensiva principale, a tratti l'unica, impiegata dall'Arsenal nel suo forcing del secondo tempo. L'olandese ha potuto giovarsi dell'ottimo lavoro dei compagni di reparto Yann Bisseck e Benjamin Pavard, che come lui non hanno mai abbassato la soglia di attenzione tenendo gli uno contro uno e adoperandosi nelle preventive con intelligenza. Splendida collaborazione tra tutti i nerazzurri sul rettangolo di gioco, con l'obiettivo centrato di rendere inoffensivo il dominio territoriale dei Gunners.

Adesso tornerà in campo Acerbi, dando a De Vrij un po' di meritato riposo. Ma Simone Inzaghi e i tifosi interisti sanno di poter contare sulla solidità di un difensore che, invece di concentrarsi su un contratto in scadenza (c'è sempre l'opzione di rinnovo in mano alla società), pensa solo a ricambiare la fiducia datagli facendo bene il proprio lavoro. Che in partite come quella di ieri raggiunge picchi esaltanti. Da professore del ruolo.

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Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 07 novembre 2024 alle 20:12
Autore: Fabio Costantino
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