Maggio 2024 si avvicina e con lui la scadenza del prestito da 275 milioni di euro che Suning, proprietario dell'Inter, dovrà ripagare a Oaktree per non perdere il controllo del club. Un atto di 30 pagine che arriva Hong Kong - e che viene pubblicato in esclusiva da Panorama - dimostra però che il colosso di Nanchino si è tutelato su questo fronte: in estrema sintesi, se non dovesse restituire i soldi al fondo americano, Suning dovrà ricevere una cifra tra i 150 ed i 300 milioni di euro.

"Il documento dimostra in maniera incontrovertibile, che la famiglia Zhang non “regalerà” affatto il club nerazzurro ad Oaktree laddove si giungesse all’escussione del pegno", garantisce nell'intervista concessa ai colleghi di Panorama l'avvocato Michele la Francesca, entrato in possesso del prezioso documento: "Si tratta dell’atto di costituzione del pegno sulla totalità delle azioni di 'Great Horizon sarl' (capola delle controllanti lussemburghesi dell’Inter) concesso da 'Suning Sports International Limited' (quale controllante asiatica diretta della menzionata Great Horizon sarl) in favore di Oaktree a fronte del famoso prestito di 275 milioni di euro concesso. Un documento scaricabile in maniera gratuita dalla Camera di commercio di Hong Kong. A tal proposito va preliminarmente osservato che al fondo in questione è stato concesso il pegno non soltanto sulle azioni di Great Horizon ma anche su quelle delle altre controllanti lussemburghesi (ovvero Grand Sunshine sarl e Grand Tower sarl) nonché sul 99,60% delle azioni dell’Inter".

"La parte più interessante dell’atto è quella dedicata all’escussione del pegno ('enforcement of the pledge') disciplinata dalla legislazione del Lussemburgo - prosegue il legale -. A prescindere dalla ragione che possa comportare l’attivazione della procedura di escussione, è infatti stabilito che l’appropriazione dei beni dati in pegno da parte del creditore debba essere obbligatoriamente preceduta da una stima 'all’equo valore di mercato' (fair market value) dei predetti beni e che a seguito di essa, laddove il loro valore risultasse superiore all’ammontare del credito vantato da Oaktree, quest’ultimo dovrà rimborsare a Suning la parte eccedente il credito. Questa stima dovrà essere eseguita da un 'appraiser' , ovvero un perito ed è inoltre previsto che la stima del perito non possa essere contestata dalle parti (se non per manifesto errore) e che essa debba avvenire utilizzando come riferimento o modello altre società che operano nello stesso settore di quella i cui beni sono costituiti in pegno".

In soldoni, quindi, la famiglia Zhang non perderà 'gratis' l'Inter. Anzi, riceverebbe dei soldi anche se il club dovesse finire nelle mani di Oaktree: "Assolutamente sì - conferma La Francesca -. È ormai chiaro che, laddove si giungesse all’escussione per il mancato pagamento del prestito alla scadenza convenuta, Zhang è comunque rassicurato dal fatto che la perdita dell’Inter avverrà secondo il giusto valore di mercato che tale club avrà al momento dell’appropriazione da parte del creditore. D’altronde, sarebbe stato un clamoroso autogol, da parte del patron nerazzurro, concedere il pegno sul 99,60% delle azioni della società milanese e perdere conseguentemente il club, a fronte di un prestito di 275 milioni di euro; importo, quest’ultimo, che difatti era certamente inferiore al valore che aveva il club all’epoca dell’erogazione del finanziamento. Volendo esemplificare, ipotizzando un possibile valore di mercato del club nerazzurro di 1,2 miliardi di euro e considerati gli impegni finanziari di circa 750 milioni che ovviamente vanno detratti dal suddetto valore, nonché detraendo i 380 milioni di credito vantato da Oaktree alla scadenza del prestito, l’importo che potrebbe essere refuso a Suning può essere indicato nella misura di 70 milioni di euro (circa). Suning, inoltre, farebbe definitivamente suoi i circa 125 milioni tuttora in pancia a Grand Tower. In totale la famiglia Zhang si metterebbe in tasca quasi 200 milioni di euro. Se, invece, il valore del club meneghino fosse stimato nella misura di 1,3 miliardi, Suning potrebbe portare a casa quasi 300 milioni di euro".

Nella lunga ed interessante intervista il legale precisa inoltre che "pur cedendo le quote ad Oaktree potrebbe rientrare come socio di minoranza" visto che "l’accordo prevede che Oaktree (o il soggetto a cui eventualmente decidesse di cedere i diritti di escussione del pegno) anziché corrispondere a Suning la cifra di cui abbiamo più volte detto, potrebbe, assegnare al gruppo di Nanchino un pacchetto di azioni corrispondente all’importo da retrocedere alla holding cinese a seguito della stima peritale. In tal caso Zhang resterebbe come azionista del club nerazzurro con una piccola quota di minoranza. Ciò che però deve considerarsi certo è che, in tutto questo, qualunque cosa accada, la famiglia Zhang non 'regalerà' il club nerazzurro a chicchessia".

ACQUISTA QUI I PRODOTTI UFFICIALI INTER!

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 11 gennaio 2024 alle 21:08
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
vedi letture
Print