Un gol non voluto, per sua diretta ammissione nel dopopartita. Ma comunque un gol preziosissimo e importantissimo, perché ha permesso all'Inter di aprire finalmente la scatola del Cagliari dando il la alla sinfonia vincente con la quale la squadra di Simone Inzaghi ha chiuso alla grande questo magico 2024. Ma soprattutto, la rete di Alessandro Bastoni all'Unipol Domus ha una valenza pesante dal punto di vista statistico: il difensore di Casalmaggiore è infatti il 18esimo giocatore dell'Inter a timbrare il cartellino dei giocatori. Un numero a dir poco impressionante, specie considerando il fatto che è stato raggiunto in appena 24 partite. Bastoni si aggiunge ad una ricchissima compagnia che, tra campionato, Coppa Italia e Champions League, comprende Thuram, Lautaro Martinez, Calhanoglu, Frattesi, Dumfries, Dimarco, Barella, Carlos Augusto, Zielinski, Bastoni, Mkhitaryan, Correa, Darmian, De Vrij, Bisseck, Asllani, Arnautovic e Taremi.

Se non è la rosa al completo, davvero poco ci manca. Simone Inzaghi mette davanti a tutti l'evidenza dei numeri per sostenere una tesi importante: la sua Inter è una rivisitazione in chiave contemporanea del concetto di 'calcio totale', esploso a metà degli anni Settanta con la Nazionale olandese del demiurgo Rinus Michels. Una squadra dove tutti possono e devono fare in tutto, essere partecipi ad entrambe le fasi: emblematico un frame della partita di ieri sera, quando, durante il secondo tempo, a comporre la linea difensiva davanti a Yann Sommer erano presenti... i tre della linea mediana, coi difensori che invece erano qualche metro più in là pronti a lanciare l'azione offensiva. È l'Inter dei factotum, della grande fluidità del gioco e della prolificità collettiva: armi preziose da tenere affilate in un 2025 che si vuole essere all'altezza se non ancora meglio dell'annata che sta andando in archivio. 

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Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 29 dicembre 2024 alle 20:15
Autore: Christian Liotta
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