Piero Ausilio, direttore sportivo dell'Inter, è stato protagonista insieme a Beppe Marotta e Pantaleo Corvino, responsabile dell'area tecnica del Lecce, di 'Colpi da Maestro', l'evento di apertura del calciomercato estivo organizzato a Rimini. Nelle parole del dirigente nerazzurro c'è il racconto della sua esperienza da direttore sportivo, partendo dagli inizi: "Io sono di una generazione diversa rispetto a Leo. Sentivo il desiderio di fare il direttore sportivo pensando a queste figure. Sono ancora contemporanei, attuali, con l’esperienza si può essere ancora moderni e si possono portare a casa dei risultati. Quando ho iniziato ho avuto la fortuna di aver fatto un percorso, l’ho fatto tutto in una grande società. Ho iniziato come segretario del settore giovanile, ho avuto le mie occasioni e le ho sfruttate. Quando non avevo responsabilità ho viaggiato tanto. La differenza è che adesso rispetto a prima abbiamo più strumenti a disposizione. Usiamo gli algoritmi, abbiamo i match analyst, tutte queste piattaforme, i dati, i numeri, ma le sensazioni che ti dà un giocatore la puoi vedere seguendo una partita dal vivo. Poi cerchiamo di metterci qualcosa di nostro anche durante la stagione".

Ausilio poi spiega che quello del direttore sportivo è un ruolo a tutto tondo: "Il DS non può essere solo considerato in quei tre mesi, del mercato, se mettiamo anche gennaio, ma c’è anche il rapporto con i giocatori e l’allenatore. Se ti capita una stagione come quella dell’Inter di quest’anno è più facile, chi gioca è contento, chi non gioca accetta con più serenità. Nei periodi in cui le cose non vanno bene devi confrontarti con l’allenatore, capire il giocatore che ha bisogno di uno stimolo in più”. Ma c'è un colpo che Ausilio invidia a Corvino? "Dusan Vlahovic di sicuro. Anche Mirko Vucinic lo ricordo come grande colpo del Lecce di Corvino”.

Sezione: News / Data: Lun 01 luglio 2024 alle 22:20 / Fonte: Newsrimini.it
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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