Alberico Evani, ex milanista, ricorda un tempo passato nel quale un match in particolare risollevò le sorti del Milan quando il suo allenatore, Sacchi, sembrava sul punto di essere esonerato come oggi Fonseca. Si torna alla mente al 25 ottobre 1987: "Dopo l’inizio difficile tra campionato e Coppa Uefa, Sacchi rischiava il posto in panchina. A Verona avevamo un solo un risultato: vincere. Ci riuscimmo e da lì nacque un grande Milan. Mi auguro succeda lo stesso a questo gruppo", dice alla Gazzetta dello Sport.

A rischiare il posto però è Fonseca. Giusto o giudizio frettoloso?
"Purtroppo nel calcio è così, senza risultati paga l’allenatore. Lo sa anche lui. Ma se la società lo ha preso per cambiare sistema di gioco gli andrebbe dato il tempo di poter lavorare, di entrare nella testa dei giocatori. Fonseca ha esperienza, credo abbia gli strumenti per gestire bene il momento e per poter rivitalizzare una squadra che in queste partite non è stata all’altezza del nome e della qualità che ha".

Potrà davvero riuscire a dimostrarle con l’Inter?
"L’Inter è la squadra più forte, la più attrezzata per ripetersi. Anche contro il City mi ha dato la sensazione di essere un gruppo vero, hanno esattamente ciò che manca al Milan. Sono un collettivo determinato, compatto, tutti si aiutano, difendono e attaccano insieme".

Molti ex illustri rossoneri si interrogano sul ruolo di Ibra. Lo ha fatto anche lei?
"Immagino questo sia un momento in cui tutti hanno i nervi scoperti. Ma credo e mi auguro che Zlatan parli alla squadra e all’allenatore in toni diversi, piu di sostegno. Ho citato il paragone con Sacchi. Allora Berlusconi lo difese, disse davanti a tutti noi che sarebbe rimasto l’allenatore. Non so se Fonseca ha ricevuto lo stesso sostegno. Anche perché basta poco per ripartire: una partita come la nostra a Verona. E il Milan ha il tempo e le qualità per farlo".

Sezione: News / Data: Ven 20 settembre 2024 alle 21:36 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni
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