L'avvocato cassazionista Pierluigi Matera parla a Tuttosport dell'inchiesta riguardante le scommesse illegali nel mondo del calcio. "Dobbiamo distinguere due piani: il primo è quello del procedimento penale, il secondo è quello della giustizia sportiva - afferma -. Per i calciatori coinvolti il fatto rilevante è che abbiano scommesso su piattaforme illegali. La legge prevede l’arresto fino a 3 mesi e l’ammenda fino a 500 euro: si può uscirne pagando l’oblazione della metà del massimo, cioè 250 euro. Persino coloro che abbiano dato pubblicità e coinvolto altri rischiano poco di più. Dunque, dal punto di vista penale, la situazione sarebbe facilmente gestibile". 

"Il fatto sportivo è diverso. Qui l’elemento rilevante è che abbiano o meno scommesso su partite di calcio - dice ancora Matera -. Poco importa che l’abbiano, nel caso, fatto su piattaforme illegali. La ratio sottesa è prevenire il conflitto di interessi, non comprimere i diritti del tesserato. Tonali e Fagioli? Per coloro che hanno già patteggiato vale il ne bis in idem (non può esserci uno stesso procedimento per uno stesso fatto): è tutto coperto dal patteggiamento salvo che non emergano fatti nuovi in periodi diversi".

Per chi invece sapeva e non ha denunciato, "si farebbe riferimento al 5° comma dell’articolo 24: squalifica non inferiore a 6 mesi (ma si può richiedere il patteggiamento). Servono tuttavia prove certe. Il fatto che i pagamenti erano celati, con forme di acquisto e vari altri metodi, rappresenterebbero una prova a favore della non conoscibilità. Rischi per i club? Vale la stessa partizione. Per le scommesse sul calcio bisognerebbe provare la conoscenza diretta. Se invece qualche giocatore avesse scommesso sulla propria squadra allora si passerebbe all’ambito dell’illecito sportivo: le società ne rispondono anche se non sapevano".

Sezione: News / Data: Lun 14 aprile 2025 alle 17:27
Autore: FcInterNews Redazione
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