Ezio Simonelli, presidente della Lega Serie A, ha preso la parola nel corso del convegno 'Stadi Intelligenti e Sostenibili: Verso una Nuova Era dello Sport in Italia' tentuosi presso il Senato della Repubblica a Roma su iniziativa del senatore di Fratelli d'Italia Andrea De Priamo, per esprimere il suo punto di vista sulla situazione delle infrastrutture sportive in Italia: "Gli stadi sono un’esigenza primaria per le squadre di Serie A. Quando si parla di vetustà dei nostri stadi di 67 anni si fa una media, ci sono i nuovi stadi ma anche stadi che hanno 100 anni. Le Sovrintendenze devono fare il loro mestiere, che voglia tutelare il secondo anello di San Siro francamente lo troviamo eccessivo. Abbiamo bisogno che ci sia finalmente questa cabina di regia per superare gli aspetti burocratici. Quando ho letto stamattina che c’è un comitato che chiede il sequestro delle aree di Pietralata mi sono cadute le braccia, ma qui bisogna pensare all’interesse della collettività".

Simonelli pone in evidenza anche i numeri del sistema calcio nel nostro Paese: "Il calcio rappresenta 11,3 miliardi del PIL italiano, è una cifra gigantesca, 3,3 miliardi di gettito fiscale, 130mila occupati nel mondo del calcio. Immaginate che moltiplicatore potrebbe avere fare i nuovi stadi, ma anche tutto l’indotto. I ricavi da ticketing valgono l’11% per i club italiani, con stadi moderni però i club potrebbero restare competitivi con le big mondiali. Poi, non ultimo, con stadi moderni ci possono essere strumenti per controllare gli accessi e avere stadi più sicuri. Oltre a costruire nuovi stadi e snellire la burocrazia, non si può iniziare a progettare uno stadio 15 anni fa e averlo pronto nel 2028, cambiano le esigenze in un lasso di tempo così ampio. Bisogna quindi snellire il lavoro ma anche trovare fonti di finanziamento adeguate. Vorrei passare da vedere grandi plastici a vedere degli stadi realizzati". 

Sezione: News / Data: Mar 15 aprile 2025 alle 12:29 / Fonte: Calcioefinanza.it
Autore: Christian Liotta
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