Intervenuto nel podcast 'The Wild Project' su YouTube, il presidente della Liga, Javier Tebas ha ampiamente parlato ancora una volta su vari temi che riguardano il calcio europeo, tornando a tuonare nei confronti di Florentino Perez e di Agnelli. "Avevo un buon rapporto con lui fino a quando si è arrivati alla vendita centralizzata dei diritti televisivi. Abbiamo negoziato con il governo per due anni. Lì le cose hanno cominciato a complicarsi. Ci siamo allontanati" ha detto a proposito della frattura nel rapporto con il numero uno del Real Madrid prima di tornare sul discorso Super League.

"Florentino esercita molta pressione. Rimuove e nomina direttori di giornali. In questo momento ho una denuncia del Real Madrid al TAD, con cui cercano di indebolirmi. Mi ha anche denunciato all’Audiencia Nacional. Dico quello che penso, e a lui non piace. E sono madridista! È come con la UEFA: voleva che facessero alcune cose, non le hanno fatte, e lui è andato alla Superlega. Dove c’è Florentino, mi preoccupo. Nell’assemblea del Real Madrid ha detto che il club era venuto a salvare il calcio. Questo non è possibile. Alcuni mesi fa i paesi dell’UE hanno firmato un documento contro la Superlega, anche se con altre parole, ma la Spagna non l’ha firmato. Questo spiega la sua influenza. È una questione culturale, ha un modello che nessuno nella Liga vuole. Nel calcio non possono comandare i più ricchi. Il Real Madrid è la locomotiva insieme al Barcellona, ma un’altra cosa è che la competizione debba essere secondo ciò che pensi tu" ha aggiunto.

Sulla Superlega poi aggiunge: "Sapevo che sarebbe stata annunciata. Si stava preparando e c’erano documenti già da gennaio. Mi ricordo che il primo aereo partito dopo la tempesta Filomena è stato per andare da Ceferin per questo argomento. Alcune settimane prima volevano annunciarlo a un congresso UEFA. Lo dissi a Ceferin e lo avvertii che Agnelli lo avrebbe tradito – racconta Tebas –. Gli dissi che dovevamo preparare una strategia. Si trattava di dire che avrebbero annunciato una Superlega e che l’avremmo vietata. Abbiamo contattato Leghe e Federazioni. Abbiamo detto che avremmo proibito ai giocatori di partecipare alle competizioni. Mi dissero che era vietato, ma non mi importava, bisognava far scoppiare la bolla. Ora mi sembrano momenti divertenti, ma è stato duro. Ho persino pensato che potesse andare avanti. Miguel Ángel Gil (presidente dell’Atletico Madrid, ndr) mi chiamò dicendo che avrebbe firmato con la Superlega. Gli dissero che se non firmava l’Atlético, avrebbero chiamato il Siviglia. Quella tecnica metteva la gente sotto pressione e firmavano. Non è andata avanti perché il tema dei tifosi è stato fondamentale. Attualmente non credo che abbia futuro, ma Florentino non abbandona mai. E dico anche che non perde mai. E se perde, costruisce una narrazione in cui ha vinto".

Sezione: News / Data: Gio 19 settembre 2024 alle 21:35 / Fonte: Calcio e Finanza
Autore: Egle Patanè
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