"Quando mi hanno comunicato per dirmi che volevano consegnarmi il premio in memoria di Facchetti sono rimasto sorpreso, quasi scioccato. A me al massimo hanno dato del simpatico o del 'brutto che piace', quello bello era sempre Mancini. Ma se l'ha preso Gianfranco Zola vado bene anch'io...". Gianluca Vialli commenta con una battuta la decisione di dedicargli il premio "Il bello del calcio" consegnatogli nella sede della Gazzetta dello Sport e dedicato alla memoria di Giacinto Facchetti.

"Facchetti era un gigante che se n'è andato troppo presto, la cui eredità è importante e preziosa che sia preservata. Accetto il premio con grande umiltà e orgoglio. So che qualcuno avrà pensato di darmi il premio quest'anno perché magari l'anno prossimo era troppo tardi...", ha continuato ancora Vialli dal palco in relazione al cancro che lo ha colpito e di cui ha parlato di recente. Dopo la premiazione, davanti ai cronisti presenti ha glissato sulla situazione Mauro Icardi: "Sono cose che non conosco, che ho solo letto: è meglio che non ne parli". 

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Sezione: News / Data: Lun 25 febbraio 2019 alle 17:00
Autore: Mattia Todisco
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