HANDANOVIC 5,5 - Come spesso gli succede, si limita a guardare la partita senza sporcarsi la maglia e poi raccoglie il solito pallone in fondo al sacco dopo averlo guardato varcare la linea di porta.
D'AMBROSIO 5,5 - Ora che si è ripreso il suo posto da titolare è difficile che qualcuno possa sottrarglielo. Rispetto a Ferrara si notano passi avanti nella condizione e nella sicurezza, pur non dovendo fronteggiare un candidato al Pallone d'Oro. Meno reattivo nel secondo tempo.
SKRINIAR 6 - Non stupisce poiù, eppure è uno dei pochi che guadagna la sufficienza. Mostra i muscoli contro Nalini e Trotta, alza la voce con i compagni che non mettono in campo la grinta necessaria. Insomma, ci si può fare sempre affidamento.
MIRANDA 5,5 - Controlla con tranquillità i tentativi di Trotta e Ricci, che gioca tendenzialmente dalla sua parte. Poi nella prima azione davvero pericolosa del Crotone si fa beffare e concede la rete del pareggio a Barberis.
DALBERT 5 - Sembra il classico motorino che esce dal negozio con il motore 'tappato' e non può superare una certa velocità causa rodaggio. Non fa male, ma neanche bene. Poi sul gol di Barberis arriva in ritardo e lascia per strada le briciole di sicurezza che ancora portava in tasca (DAL 74' JOAO CANCELO 6 - Dà ragione a chi è rimasto esterrefatto nel vederlo in panchina all'inizio. Nel caotico tentativo di vincere, quanto meno è tra quelli che cerca di creare qualcosa dalle fasce).
VECINO 5,5 - Molto attivo, pur mancando di particolare efficacia. Spesso lo si vede partire palla al piede sperando che altri compagni lo accompagnino, ma non accade. I suoi tagli sono un toccasana per la manovra che a tratti si intasa tra le linee bianche. La sensazione è che potrebbe fare di più e, soprattutto, sbagliare di meno.
BORJA VALERO 6 - Governa il gioco come un architetto segue i lavori in un cantiere. Sempre al posto giusto, è il fulcro della manovra e fa girare il pallone con continuità anche se in modo a tratti troppo semplicistico. Nessun acuto, pur avendolo nelle corde. Partecipativo in fase di copertura, nel finale si piazza dietro a cercare idee.
BROZOVIC 5 - La testa non è a Siviglia, per chi temesse una sua crisi depressiva post-mercato. Peccato che sia la solita, piena di idee sparse qua e là in modo confuso e poco propensa all'esecuzione più congeniale. Corre tanto, spesso è il primo a salire per pressare e non si può certo dire che non si sacrifichi. Ma nello specifico non è la sua versione più gradevole, soprattutto nella ripresa (DAL 76' KARAMOH 6 - Ha il merito di rendere imprevedibile la spinta offensiva dell'Inter, nonostante il poco tempo a sua disposizione).
CANDREVA 5 - La volontà non si discute, parte come sempre a giri del motore altissimi. E come sovente gli accade eccede in giocate che sarebbero ambiziose anche per calciatori di un altro pianeta. Quando capisce di non poter attraversare i corpi palla al piede inserisce la modalità Eco a risparmio energetico e inizia a giocare con la testa, cercando la soluzione più ovvia a quella forzata. Ma questo non gli evita i fischi (DAL 64' RAFINHA 6,5 - Voto alto per l'atteggiamento mostrato in campo alla sua prima vera partita nell'Inter. Appena dentro, estrae una grinta sorprendente e giocate che portano in dote superiorità numerica. Il problema è intorno a lui).
EDER 6,5 - Trova la via del gol che premia la sua voglia di sfruttare questa occasione e corre molto anche al servizio della squadra. Peccato però che non riesca a rendersi ulteriormente pericoloso, perché soprattutto dopo il pareggio il Crotone concede pochissimi spazi per farsi vedere;
PERISIC 4,5 - La buona notizia è che a dispetto delle voci non ce l'ha con Icardi: anche senza l'argentino in campo, gioca al di sotto delle sue possibilità. Fatica a ritrovarsi e non può essere solo colpa della cura difensiva del Crotone o dell'ennesimo terzino alle sue spalle. Mai come oggi è un calciatore inutile, persino dannoso per il modo in cui gestisce palloni preziosi nel finale. Viene da chiedersi se abbia davvero voglia di giocare.
ALL. SPALLETTI 5,5 - Attribuirgli delle colpe orma sembrerebbe accanimento. Guardando il modo in cui la squadra getta via sé stessa e le enormi illusioni che ha distribuito fino a due mesi fa, è chiaro come non sia neanche una questione tattica. Certo, lasciar fuori Cancelo non paga dividendi,m ma il vero limite è il materiale umano: solo pochi elementi dimostrano di meritare questa maglia
CROTONE: Cordaz 6,5, Faraoni 6 (dall'84' Simic sv, Ceccherini 6,5, Capuano 6, Martella 5,5 (dal 58' Pavlovic 6), Barberis 7, Mandragora 6,5, Benali 6, Ricci 6,5, Trotta 6 (dal 76' Stoian sv), Nalini 6. All. Zenga 6,5
ARBITRO: ORSATO 6 - L'unico dubbio è un contatto in area che vede protagonista Eder, ma il fischietto di Schio non fa neanche ricorso al supporto tecnologico per giudicare. Fosse meno fiscale in certi dettagli sarebbe meglio.
ASSISTENTI: Marrazzo 6 – Bottegoni 6
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