Calendario sempre più intasato e partite a ripetizione: come sopravvivere? La Gazzetta dello Sport ha interpellato Vincenzo Pincolini, storico preparatore atletico del calcio italiano che oggi lavora nella Lettonia. "Giocare meno degli altri in questo calcio che non dà respiro ti permette di gestire meglio i corpi dei tuoi calciatori, sia in fase di preparazione che di recupero, e questo alla lunga può significare punti in classifica...", spiega.

Significa anche che il Napoli è favorito?
"Possiamo dirlo forte e chiaro. C’è un’altra parola importante da scandire ed è “minutaggio”".

Ci spieghi meglio.
"Tra giocare 60 minuti e farne 90 c’è una differenza enorme, anche per prevenire gli infortuni degli atleti. Mi aspetto che certi titolari finiranno per giocare stabilmente un’ora, non di più. Diventa davvero vitale la possibilità di dare minuti a tutti e le 5 sostituzioni sono un bel vantaggio per i tecnici".

Non si può semplicemente allenarsi giocando?
"Può succedere in un mese intenso, su un orizzonte temporale breve, ma qua parliamo di 4 mesi con partite ogni 4 giorni: le controindicazioni sono maggiori".

Sezione: Rassegna / Data: Gio 21 novembre 2024 alle 11:30 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
vedi letture
Print